Secondo fonte giudiziaria, la Camera d’inchiesta, in conformità con le richieste del procuratore generale, ha confermato mercoledì l’incriminazione di Othman Garrido, già ordinata a metà luglio dai giudici inquirenti antiterrorismo e che l’interessato aveva contestato. Secondo la fonte giudiziaria, anche lui è stato trattenuto in custodia cautelare.
Chi è lui?
Nato nel gennaio 1994, dovrà essere processato per l’omicidio di una persona e l’omicidio di due persone da parte di una banda organizzata, tutti legati ad un’impresa terroristica. Viene destituito anche per associazione a delinquere terroristica. I fatti per i quali deve comparire si estendono dal gennaio 2013 al luglio 2020.
Othman Garrido è cresciuto nel popolare quartiere La Paillade a Montpellier. Nel 2012 partì per condurre la jihad in Siria, dove si fece chiamare “Abu Salman al Faransi”. Bersagliato da un mandato d’arresto dal 2016, è stato espulso dalla Turchia nell’ottobre 2020 e incriminato, quindi posto in custodia cautelare al suo arrivo in Francia.
Accuse
L’indagine si basa in particolare su un telefono ritenuto essere quello della moglie sul posto. Recuperato a Baghouz, in Siria, e consegnato dagli americani, ha rivelato 78 foto di Othman Garrido.
Tra le foto, una fotografia in cui un uomo tiene in mano una testa decapitata. Per l’accusa si tratta di Othman Garrido. Lui contesta. La Procura nazionale antiterrorismo (Pnat) e i magistrati inquirenti hanno ritenuto che il jihadista sarebbe comparso anche davanti alla folla durante una scena di doppia decapitazione: è quindi accusato di aver partecipato ad un’azione congiunta sfociata nel duplice omicidio .
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