“Banyuls goes green”, si tratta di un’operazione per proteggere la nostra natura che si è svolta il 31 maggio e il 1 giugno per il terzo anno consecutivo. È in questo contesto che hanno avuto luogo due grandi raccolte di rifiuti a Banyuls-sur-Mer. Abbiamo fatto il punto con l’azienda Plastic@Sea per Vraiment Nature!
Per ogni edizione di “Banyuls diventa verde”, la cittadina della costa catalana riunisce in un fine settimana un gruppo di volontari e ambientalisti attorno a conferenze, workshop e soprattutto alla raccolta dei rifiuti. L’obiettivo: sensibilizzare e imparare da questi raccolti per agire sul futuro.
Una collezione di successo
Lo scorso fine settimana (dal 31 maggio al 1 giugno), 110 volontari sono riusciti a raccogliere più di 400 chili di rifiuti tra il porto, la spiaggia e i diversi quartieri di Banyuls-sur-Mer. Ma una volta spazzato via questo inquinamento, cosa ne facciamo? Anne-Leïla Meistertzheim, presidente della Plastica@Mare ci ha dato la risposta per Really Nature questo mercoledì!
L’azienda che sostiene aziende, associazioni o comunità nelle loro iniziative ambientali effettua in particolare analisi tossicologiche sui rifiuti di plastica. Dopo la raccolta del fine settimana a Banyuls-sur-Mer, Plastic@Sea ha iniziato a raccogliere dati sugli oggetti raccolti.
Cosa fare con i dati?
Con il pubblico i ricercatori hanno effettuato diversi confronti per conoscere l’evoluzione tra la raccolta dello scorso anno e quella dei giorni scorsi. Scienza partecipativa che ha permesso di constatare, ad esempio, che il numero di mozziconi di sigaretta è diminuito di quasi 600 mozziconi in un anno.
Attraverso queste analisi Plastic@Sea può conoscere anche la tracciabilità geografica dei rifiuti. Perché alcune persone si spostano nel corso degli anni? Una questione che permetterà al comune di Banyuls-sur-Mer di attuare nuove azioni per agire direttamente sull’inquinamento, come potenzialmente è avvenuto per il lancio dei mozziconi di sigaretta.