È stato una delle ultime figure emblematiche del nuovo realismo, movimento artistico fondato nel 1960, di cui è stato uno degli ideatori insieme a Yves Klein, Arman e Jean Tinguely.
France Télévisions – Editoriale Cultura
Pubblicato il 07/11/2024 11:37
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È morto l'artista visivo svizzero Daniel Spoerri, figura di spicco del movimento del Nuovo Realismo e ideatore del concetto di eat art, lo hanno annunciato mercoledì 6 novembre 2024 le autorità del Centre Pompidou. In un messaggio pubblicato su X, il museo d'arte moderna e contemporanea ha espresso la sua tristezza: “Siamo profondamente rattristati dalla scomparsa di Daniel Spoerri, artista iconico e membro fondatore del nuovo realismo”. Ha aggiunto: “Il suo sguardo unico sull'arte, attraverso i suoi 'dipinti trappole' e i suoi assemblaggi inaspettati, è stato in grado di catturare il momento, l'ordinario e il sorprendente. La sua eredità continuerà a nutrire ispirazione e riflessione.”
Nato nel 1930 a Galati, in Romania, Daniel Spoerri è conosciuto soprattutto per le sue nature morte tridimensionali, spesso legate al mondo della tavola. Il principio della sua eat-art è semplice: dopo un pasto, ne conserva le tracce (piatti, posate, avanzi di cibo, imballaggi, ecc.) fissandoli su un supporto, creando così un'opera.
Nel 1960, Daniel Spoerri fondò il movimento del Nuovo Realismo con artisti come Yves Klein, Arman, Raymond Hains e Jean Tinguely. Tra il 1968 e il 1972 arrivò addirittura ad aprire un ristorante a Düsseldorf, in Germania, dove i clienti potevano uscire con un'opera d'arte come souvenir. Ha creato anche la Eat Art Gallery, uno spazio dove artisti come César, Ben e Arman espongono opere commestibili, mentre pittori come Pierre Soulages partecipano ai suoi banchetti artistici.
L'artista, tuttavia, cerca di distaccarsi dall'immagine di “l'artista dei piatti sporchi”. Nella sua serie “disingannare l’occhio”posiziona oggetti reali su tele o arazzi rinvenuti nei mercatini delle pulci, mettendo in discussione i confini tra realtà e illusione. Le sue opere sono state presentate in numerose retrospettive in tutto il mondo, tra cui una notevole al Centre Pompidou negli anni '90. Più recentemente, nel 2021, il Museo d'Arte Moderna e Contemporanea (Mamac) di Nizza gli ha dedicato una grande mostra.
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