Ieri era in visita in Congo: Lavrov diffama “l’Occidente”

Ieri era in visita in Congo: Lavrov diffama “l’Occidente”
Ieri era in visita in Congo: Lavrov diffama “l’Occidente”
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Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, in visita in Congo nell’ambito di un tour africano, ieri ha diffamato “l’Occidente” e i suoi presunti “obiettivi”, sia in Ucraina che in Libia dove ha affermato di sostenere l’organizzazione di una conferenza di riconciliazione, secondo i commenti raccolti dall’AFP.

“Appoggiamo l’iniziativa del presidente Denis Sassou Nguesso che mira a organizzare una conferenza interlibica”, ha dichiarato alla stampa il capo della diplomazia russa, dopo aver incontrato nella sua roccaforte di Oyo (al centro), il capo dello Stato congolese, presidente del comitato ad alto livello dell’Unione africana sulla Libia.

Dalla caduta di Muammar El Gueddafi nel 2011, la Libia, divorata dalle divisioni, è governata da due amministrazioni rivali: una a Tripoli (ovest) guidata da Abdelhamid Dbeibah e riconosciuta dall’ONU, l’altra a Est, incarnata dal Parlamento e affiliata con il campo di Khalifa Haftar, con il quale Mosca intrattiene stretti rapporti. “Quello che è successo in Libia è una tragedia, i cui autori sono la NATO e i suoi membri”, ha detto Sergei Lavrov. “La stessa cosa è accaduta in Iraq e Afghanistan, dove l’Occidente ha voluto imporre il suo modello di democrazia”, ha continuato. “La cosa più importante oggi è trovare un approccio che garantisca la ripresa del Paese”, ha aggiunto. Sulla questione ucraina, “il presidente Sassou ha mostrato comprensione”, soprattutto per quanto riguarda “le nostre azioni”, ha dichiarato il ministro russo. “Capisce bene che l’Ucraina è lo strumento dell’Occidente, il cui obiettivo è infliggere una sconfitta strategica alla Russia”, ha sottolineato.

Secondo S. Lavrov, Denis Sassou Nguesso, “come altri leader mondiali”, è convinto che la conferenza sull’Ucraina, prevista per metà giugno in Svizzera, “non abbia senso” senza la partecipazione della Russia.

Il Cremlino ha inoltre fatto sapere ieri mattina a Mosca che la Russia non esclude di colpire gli istruttori francesi in Ucraina, il cui invio è attualmente in discussione tra Parigi e Kiev. “Qualunque sia il loro status: soldati dell’esercito francese o mercenari, rappresentano un obiettivo del tutto legittimo per le nostre forze armate”, ha detto Sergei Lavrov a Oyo.

Da diversi anni la Russia conduce un’offensiva diplomatica in Africa per soppiantare le tradizionali potenze occidentali. Isolato sulla scena internazionale e in cerca di alleati, ha decuplicato i suoi sforzi dall’assalto all’Ucraina nel febbraio 2022. La tournée di Sergei Lavrov è iniziata lunedì in Guinea. Dopo il Congo, secondo il suo entourage, dovrà andare in Ciad.

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