Pubblicato il 1 novembre 2024 alle 19:30 / Modificato il 1 novembre 2024 alle 19:32
Riuscirà Israele a “uccidere” l’UNRWA in tre mesi? I parlamentari israeliani, nella loro stragrande maggioranza, hanno adottato lunedì scorso due leggi che fissano questo termine per porre fine, nel territorio “sovrano” israeliano, all’Agenzia delle Nazioni Unite responsabile dei profughi palestinesi. Ai massimi livelli delle Nazioni Unite, ma anche in molte cancellerie, è iniziato il contrattacco. Sembra feroce. Al punto che, con parole appena velate, il segretario generale dell’Onu minaccia di portare la questione direttamente davanti alla più alta corte tra gli Stati, la Corte internazionale di giustizia (ICJ).
Venerdì il rappresentante della Palestina presso le Nazioni Unite, Riyad Mansour, era a Ginevra. Da quasi 20 anni il diplomatico è attivo all’interno del Glass Palace di New York, di cui conosce ogni angolo. “All’ONU si è formata a favore dell’UNRWA una vasta coalizione di circa 125 stati, compresi gli Stati Uniti”, afferma. Lo stesso Consiglio di Sicurezza ha adottato un testo in cui ricorda che questa agenzia è essenziale. E sono in discussione altri documenti, che potrebbero costringere Israele a rispettare la legge, rischiando altrimenti di dover affrontare gravi conseguenze”, spiega a Temp.
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