“Sono più pazzo di te”: cosa rivelano le intercettazioni nella cella di Mohamed Amra, prima della sua fuga dal furgone

“Sono più pazzo di te”: cosa rivelano le intercettazioni nella cella di Mohamed Amra, prima della sua fuga dal furgone
“Sono più pazzo di te”: cosa rivelano le intercettazioni nella cella di Mohamed Amra, prima della sua fuga dal furgone
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Quasi dieci giorni dopo la sua sanguinosa fuga da un furgone della prigione di Eure, le intercettazioni telefoniche inedite registrate durante la detenzione di Mohamed Amra rivelano la sua pericolosa personalità.

Per molti mesi, la cella di Mohamed Amra è stata oggetto di un sistema di amplificazione nell’ambito di un’indagine sull’omicidio ultraviolento di un uomo a Marsiglia, sospettato di aver ordinato dal carcere della sanità. I nostri colleghi di parigino avuto accesso a queste intercettazioni telefoniche.

“Sul Corano della Mecca, Wallah, mi rispetterai Sei pazzo, ma ti mostrerò che sono più pazzo di te! […] Pensi che io sia Coluche? Volevi vedere la mia stronzaggine (sic)? Ti mostrerò ! Mi pagherai!”riferisce il detenuto numero 310460 del carcere La Santé di Parigi Il parigino.

Tratta, rapimenti…

Durante la sua permanenza in prigione, Mohamed Amra aveva un cellulare, un narghilè e riusciva a farsi consegnare i pacchi giorno e notte, apprendiamo in questo documento.

Traffico di droga, sequestri di persona e rapimento con richiesta di riscatto, il detenuto, divenuto il latitante più ricercato di Francia dopo la sua sanguinosa fuga il 14 maggio al casello di Incarville (Eure), durante la quale furono uccisi due agenti, svolgeva molteplici attività criminali dietro le sbarre.

Insidie

In diverse conversazioni catturate dagli investigatori, Mohamed Amra, sempre dalla sua cella, tende trappole per rubare carichi di droga ai trafficanti rivali.

Martedì 21 maggio il pubblico ministero di Parigi, Laure Beccuau, ha dichiarato di no “dubitare” che le indagini in corso, che coinvolgono circa 350 investigatori, porteranno all’arresto dei sospettati.

Centinaia di investigatori

“L’esito di questa indagine, di cui non dubito nemmeno per un momento, sarà l’arresto degli autori del reato e l’apertura di un’indagine affinché rispondano delle loro azioni davanti alla Corte d’Assise”ha dichiarato al microfono dei nostri colleghi.

“Avviso rosso”

“Diverse centinaia di investigatori sono impegnati in questo caso, un’intera sezione della Procura di Parigi è mobilitata 24 ore su 24 […] Questa è un’indagine straordinaria, ma lo dobbiamo alle vittime, alle loro famiglie, ai loro cari e a tutti gli agenti penitenziari che quotidianamente servono la giustizia.”precisa Laure Beccuau.

La caccia viene organizzata anche oltre confine, con “avviso rosso” emesso dall’Interpol su richiesta delle autorità francesi di localizzare il detenuto evaso.

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