Dopo l’annuncio della cessazione delle attività, quale futuro per Caritas Internazionale?

Dopo l’annuncio della cessazione delle attività, quale futuro per Caritas Internazionale?
Dopo l’annuncio della cessazione delle attività, quale futuro per Caritas Internazionale?
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Entrambi lo confermano innanzitutto “sono in corso discussioni non solo tra la Fondazione Caritas lussemburghese e la rete internazionale Caritas, ma anche tra la Direzione della Cooperazione allo Sviluppo e dell’Azione Umanitaria e altre organizzazioni in Lussemburgo e all’estero per riprendere alcune attività precedentemente svolte a livello internazionale dalla Fondazione Caritas Lussemburghese. in corso anche tra l’agenzia di sviluppo LuxDev e i partner locali della Fondazione Caritas Lussemburgo, per la ripresa di alcune attività.

I progetti potrebbero essere presi in carico da partner locali

Attualmente, tra tutti i progetti della Caritas, sei si concluderanno come previsto con un budget ridotto (tre sono già chiusi). Cinque saranno presi in carico dalla rete Caritas e dodici progetti sono allo studio per un finanziamento diretto da parte del Ministero tramite le ONG locali. Nonostante ciò, Xavier Bettel e Luc Frieden sottolineano che la situazione resta “in evoluzione”.

“Il Dipartimento di Cooperazione allo Sviluppo e Azione Umanitaria si impegna ad analizzare i progetti e i programmi più a rischio al fine di fornire soluzioni di recupero o mitigare le conseguenze di una conclusione anticipata di programmi e progetti, a seconda dei mezzi e dei vincoli esistenti. Nei casi in cui non Se si riuscisse a trovare una soluzione, i programmi e i progetti cesseranno di produrre i loro effetti. Lo specificano anche “Sono in corso trattative tra il Ministero e Cordaid per una nuova fase di finanziamento dei tre centri medici in Sud Sudan fino a gennaio 2026”. Per quanto riguarda i progetti in Laos, il Ministero sta studiando la possibilità che vengano ripresi da altre ONG lussemburghesi.

Dietro questi progetti c’è anche la questione dei beneficiari. “È difficile dare una cifra esatta, dato che alcuni progetti sono stati parzialmente ripresi, altri sono ancora in fase di studio e alcuni sono in attesa di un conteggio e di un resoconto narrativo in modo da poter determinare i beneficiari interessati”rispondono i ministri.

Infine, se la nuova Caritas dovesse lanciarsi nel settore internazionale, il Ministero non si dice sfavorevole a questa idea.

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