La tassa potrebbe aumentare ma il suo prezzo dovrebbe diminuire, vi spieghiamo il calcolo del governo

La tassa potrebbe aumentare ma il suo prezzo dovrebbe diminuire, vi spieghiamo il calcolo del governo
La tassa potrebbe aumentare ma il suo prezzo dovrebbe diminuire, vi spieghiamo il calcolo del governo
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La settimana scorsa, in occasione della presentazione della Finanziaria, il governo ha annunciato l’aumento delle tasse sull’elettricità per il prossimo febbraio promettendo che la bolletta per i clienti a tariffa regolamentata diminuirà del 9%. 20 minuti fa il punto.

Quali sono queste tasse sull’elettricità?

Le tasse che aumenteranno a febbraio 2025 corrispondono alle accise. Si tratta, come sottolinea il sito del governo, di “imposte indirette riscosse sulla vendita o sull’utilizzo di prodotti energetici”. Ma non riguardano direttamente i consumatori. “L’accisa sull’energia elettrica viene pagata dai fornitori di energia elettrica, sulla base delle quantità di energia elettrica consegnata ai consumatori finali [particuliers et professionnels] », specifica l’articolo del governo.

Perché aumenteranno le tasse sull’energia elettrica?

Normalmente, l’aliquota dell’accisa è prevista dal Codice fiscale sui beni e servizi (CIBS). Le “aliquote normali”, suddivise per categorie fiscali, corrispondono a 32,0625 euro/MWh per le famiglie, 25,6875 euro/MWh per le piccole e medie imprese e 22,5 euro/MWh per l’alta potenza.

A febbraio è stato istituito uno scudo sui prezzi, abbassando l’accisa a 0,5 euro/MWh per i professionisti e 1 euro/MWh per i privati. Poi, di fronte al calo dell’inflazione, la tassazione è stata aumentata a 21 euro/MWh lo scorso febbraio. Il governo precedente intendeva riportare questa tassa al livello precedente la crisi energetica del prossimo febbraio, come sottolinea Info. Ma il governo di Michel Barnier vuole che l’accisa sia “intorno a 50 euro/MWh”, l’importo esatto verrà deciso a febbraio.

La fattura francese aumenterà?

Nonostante questo aumento delle tasse, i francesi che hanno un abbonamento a tariffa regolamentata potranno beneficiare di una riduzione del 9% sulla bolletta, che corrisponde a un risparmio di circa un centinaio di euro, assicura il governo. Resta inferiore alle promesse di Bruno Le Maire che, lo scorso giugno, assicurava una riduzione del prezzo dell’elettricità dal 10 al 15% nel febbraio 2025. Questa riduzione del costo dell’energia non riguarda però il 20% delle famiglie non sono soggetti alla tariffa regolamentata.

Come viene accolto questo provvedimento dai parlamentari?

Questa misura, che dovrebbe consentire di generare 3 miliardi di euro di entrate aggiuntive l’anno prossimo, non è unanime. Dei 1.900 emendamenti presentati all’esame della Commissione Finanze dell’Assemblea sulla parte entrate della legge finanziaria 2025 (PLF), molti riguardano l’energia.

Le truppe di Laurent Wauquiez hanno manifestato la volontà di “ostacolare” l’aumento della tassa sull’elettricità. Molto offensiva anche l’ala destra del campo macronista: diversi deputati Insieme per la Repubblica (EPR) e Orizzonti vogliono cancellare gli articoli sulla tassazione dell’elettricità, delle caldaie a gas, delle grandi imprese… e limitarli a un anno contro tre il contributo eccezionale richiesto ai più fortunati. Preoccupazioni che in parte si sovrappongono a quelle del Raduno Nazionale, in particolare sull’energia.

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