Cinema on the Beach è davvero il Festival di Cannes per tutti, accreditati e non. In abito di gala o in jeans e sneakers.
Con il suo schermo gigante installato sulla spiaggia di Macé, sulla sabbia accanto al Palais des Festivals, la proiezione cinematografica all’aperto si rivolge al grande pubblico, sia esso uno spettatore assiduo sulle sdraio o un semplice passeggiatore sulla Croisette.
Tutti potranno godersi una scena d’azione, un momento di emozione in questa selezione di film popolari e di qualità, in versione restaurata prima di una nuova uscita nelle sale per alcuni, adatti a intrattenere tutta la famiglia.
Il programma 2024 non fa eccezione alla regola. Dal 14 al 25 maggio, alle 21,30, oltre ai film contemporanei “Transmitzvah” di Daniel Burman, “My way” di Lisa Azuelos e Thierry Teston (che racconta la nascita della mitica canzone, a margine di un piscina in un palazzo privato di Claude François) e i film d’animazione “Silex e la città” di Jul, tratti dalla sua serie di fumetti con le voci di Guillaume Gallienne, Clément Sibony e Léa Drucker e “Slocum et moi” di Jean-François Laguionie, già annunciato in precedenza, possiamo rivedere, nel capitolo dei classici “After Hours” di Martin Scorsese (1985), un tuffo in una notte infernale di un giovane informatico; il delirio operistico “Il fantasma del paradiso” di Brian de Palma (1974) o, in un registro più vivace, “Operazione Condor” di Jackie Chan (1991).
Sarà anche l’occasione per riscoprire in famiglia il capolavoro un po’ dimenticato di Hayao Miyazaki “Porco Rosso” (1992).
Andremo ancora in “Exiles” con Romain Duris, Lubna Azabal nel film di Tony Gatlif (2004) e al fronte con i quattro “Indigènes”, soldati dimenticati del primo esercito francese reclutato in Africa da Rachid Bouchareb (2006) .
Più insolito, il film “Le nove regine” di Fabian Bielinsky (2000) immergerà la spiaggia nel mondo dei ladri argentini.
