la volontaria di Colombe è stata finalmente reintegrata dopo le sue osservazioni durante una riunione della Marina Militare

la volontaria di Colombe è stata finalmente reintegrata dopo le sue osservazioni durante una riunione della Marina Militare
la volontaria di Colombe è stata finalmente reintegrata dopo le sue osservazioni durante una riunione della Marina Militare
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In un comunicato stampa pubblicato lunedì 6 maggio, l’associazione si difende da qualsiasi esclusione di Colombe e precisa che la volontaria “si è sentita spinta a dimettersi” dopo “un semplice richiamo” dello statuto.

I Restos du Coeur hanno accettato lunedì di reintegrare una delle loro volontarie ritenendo che il suo intervento a margine di una riunione del Raduno Nazionale, ampiamente diffuso dalle reti, costituisse una violazione del principio di neutralità dello statuto dell’associazione.

Colombe, 60 anni e volontaria presso Restos du Coeur “dal 1990”, è stata intervistata da TF1 durante un incontro del partito di estrema destra il 1° maggio a Perpignan.

“Sono nella Rsa e facciamo fatica a vivere, non riusciamo a pagare le bollette, abbiamo gli ufficiali giudiziari, ci minacciano di tutto”, ha lamentato la sessantenne, presentandosi come consulente professionale per l’integrazione presso i disoccupati e i volontari di Restos du coeur.

“Non c’è lavoro, non ci sono fabbriche (…). Qui abbiamo un tasso enorme di RN e siamo tutti arrabbiati, siamo tutti in difficoltà”, ha aggiunto.

“Non è stata avviata alcuna procedura di esclusione”

Secondo il suo avvocato, in seguito ha ricevuto una telefonata da parte di un dirigente locale dell’associazione che le chiedeva “di dimettersi in seguito alle sue dichiarazioni del 1° maggio che, secondo lei, costituivano una ‘cattiva condotta’ nei confronti dei volontari della Carta”.

“Colombe nega di aver commesso qualsiasi colpa, quest’ultima infatti non svolge alcuna attività politica attiva, e nei suoi commenti non ha associato in alcun modo l’immagine dei Restos du Coeur alle posizioni o all’azione del Raggruppamento Nazionale”, scrive Me Jérémy Kalfon in un comunicato stampa.

In un comunicato stampa pubblicato il

“Les Restos du coeur si rammaricano che un semplice richiamo alla regola abbia assunto tali proporzioni”, aggiunge l’associazione.

Fatti che Colombe aveva contestato prima in un video pubblicato su TF1: “in nessun caso mi è stata ricordata alcuna regola, mi è stato chiesto di dimettermi”.

“I volontari di Restos du Coeur sono ovviamente cittadini liberi di esprimere le proprie opinioni, qualunque esse siano”, precisa l’associazione. “D’altronde la neutralità politica è un principio intangibile dei Ristoranti, sancito dal punto numero 5 della carta dei volontari sottoscritta da ciascuno.”

“Si è ritenuto che Colombe avesse violato questa carta” ma “i Restos du Coeur des Pyrénées-Orientales hanno ascoltato il disagio di Colombe, il suo appello oggi e hanno accettato di reintegrarla nelle équipe del dipartimento, non appena avrà confermato la sua adesione alla nostra carta”, secondo questa dichiarazione.

Un video virale sui social network

Ampiamente diffuso sui social network, il video del volontario ha suscitato numerose reazioni politiche. “Tutti i Colombes del Paese, non dobbiamo disprezzarli, ma ascoltarli, capirli”, ha sottolineato in particolare François Ruffin (LFI).

La presidente della RN, Marine Le Pen, ha dichiarato lunedì su RMC/BFMTV che i Restos du Coeur “dovrebbero vergognarsi del loro comportamento, spingere una donna a dimettersi per aver solo espresso lo sgomento di milioni di persone”.

Hugues Garnier con l’AFP Giornalista BFMTV

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