Colombe, una volontaria di Restos du coeur, è stata estromessa dall’associazione dopo la sua partecipazione a una riunione della RN? – Liberazione

Colombe, una volontaria di Restos du coeur, è stata estromessa dall’associazione dopo la sua partecipazione a una riunione della RN? – Liberazione
Colombe, una volontaria di Restos du coeur, è stata estromessa dall’associazione dopo la sua partecipazione a una riunione della RN? – Liberazione
-

Il primo maggio la sessantenne ha raccontato davanti alle telecamere le sue difficoltà nel trovare lavoro, a margine di un incontro con Jordan Bardella a Perpignan. Secondo l’associazione, che nega di averlo escluso, avrebbe contravvenuto alla carta di neutralità.

“Siamo in un mondo pazzo e dobbiamo assolutamente trovare una soluzione. Mi trovo nella RSA e facciamo fatica a convivere. Siamo tutti arrabbiati”. Volontaria presso Restos du coeur nel dipartimento dei Pirenei orientali, Colombe è una sessantenne in cerca di lavoro. Il primo maggio a Perpignan, all’ingresso della riunione del capolista RN Jordan Bardella per la campagna per le elezioni europee, https://twitter.com/PaulLarrouturou/status/1785648403210182758. Su Internet il video diventa virale, più di 5 milioni di visualizzazioni. La donna racconta il suo impegno nell’associazione: “Oggi non riesco a trovare lavoro, ma faccio volontariato presso Restos du coeur”.

Il giorno successivo, la sua testimonianza è stata ripresa da Marine Le Pen, che ha twittato: “Quando certi giorni la battaglia politica ci sembrerà difficile, basterà pensare a Colombe. Ci ricorderà sempre per cosa e per chi stiamo combattendo”. Anche a sinistra le parole della donna provocano una reazione. Léon Deffontaines, capolista del PCF per le prossime elezioni europee, gli ha inviato una lettera su X accompagnata da questo testo: “Le parole di Colombe mi hanno colpito. Ho deciso di scriverle per avviare un dialogo con lei. Per dimostrargli che il signor Bardella e il RN sono falsari della questione sociale e che la sinistra che rappresento sente la sua legittima rabbia e vuole rispondervi.

“Spingere verso l’uscita”?

Ma questo lunedì, 6 maggio, Colombe non è più una volontaria di Restos du coeur. Unendosi dell’associazione, i soci si impegnano a rispettare integralmente uno statuto. Il suo articolo 5 chiede ai volontari “completa indipendenza dalla politica e dalla religione”. Evocando il suo impegno nel contesto di un incontro politico, Colombe si sarebbe discostato da questa regola. In un comunicato stampa, il suo avvocato, Me Jérémy Kalfon, https://twitter.com/PaulLarrouturou/status/1787354103951262138/photo/1 “aver commesso alcuna colpa”, Non avendo “nessuna attività politica attiva e in nessun modo, nelle sue dichiarazioni, ha associato l’immagine dei Restos du coeur con le posizioni o l’azione del Raggruppamento Nazionale”. Assicura che Colombe si sarebbe dimessa “controvoglia” dopo un funzionario locale glielo avrebbe detto venerdì 3 maggio “l’istruzione di [le faire] dopo il suo intervento del 1° maggio. Per lui lo era “spingere verso l’uscita”.

Tra i sostenitori di RN le reazioni non si sono fatte attendere. Su X, il portavoce del partito di estrema destra, Sébastien Chenu, denuncia: “Mentre in questo paese mancano i volontari, i Restos du coeur non trovano altro da fare che separarsi da un volontario di lunga data, che aiuta le persone bisognose, per puri motivi di settarismo.” Stesso spirito con l’eurodeputato Gilbert Collard che definisce l’associazione come “settario del cuore”. Attraverso il suo avvocato, Colombe ha reso nota la sua dichiarazione “vuole continuare la sua attività associativa e non diventare un simbolo politico”.

“Non abbiamo intenzione di farci sfruttare”

In Le FigaroYves Mérillon, portavoce nazionale di Restos du coeur, assicura che la sessantenne avrebbe deciso di partire da sola. “Gli è stato ricordato un principio non negoziabile, ovvero la neutralità politica. Ricordiamo inoltre ai nostri volontari che quando sono candidati alle elezioni non hanno il diritto di riferire sul loro volontariato. Non abbiamo intenzione di farci sfruttare da nessuno.” lui dice.

Contattato da Pubblicazione, il portavoce non ha voluto fornire ulteriori comunicazioni, così come i dirigenti della filiale di Perpignan. Questo lunedì, 6 maggio, un responsabile nazionale dell’associazione ribadisce a TF1: “Gli abbiamo semplicemente fatto una mozione d’ordine. […] Forse si è sentita espulsa. E così se n’è andata. Esiste una procedura per l’esclusione dei volontari che non è stata affatto avviata”.

-

PREV Mondiali di Varna: cinque medaglie per la Francia, di cui due d’oro
NEXT Sean Kingston, madre arrestata dopo l’irruzione nella villa del cantante in Florida