Premio Nobel per la pace: Alexeï Navalny, Antonio Guterres, UNRWA, Corte internazionale di giustizia… chi sono i favoriti per il 2024?

Premio Nobel per la pace: Alexeï Navalny, Antonio Guterres, UNRWA, Corte internazionale di giustizia… chi sono i favoriti per il 2024?
Premio Nobel per la pace: Alexeï Navalny, Antonio Guterres, UNRWA, Corte internazionale di giustizia… chi sono i favoriti per il 2024?
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Questo venerdì 11 ottobre 2024 a Oslo verrà assegnato il Premio Nobel per la pace. Chi sono i favoriti?

Mentre nel 2023 l’iraniana Narges Mohammadi (ancora detenuta nel suo Paese) ha vinto il premio, quest’anno sono state selezionate quasi 286 personalità e organizzazioni.

Un comitato di 5 persone, nominato dal Parlamento europeo, nominerà il vincitore del 2024 questo venerdì 11 ottobre a Oslo.

Alexeï Navalny è il grande favorito?

Se il nome di Alexeï Navalny fosse sulla bocca di tutti, purtroppo non riceverà il prestigioso premio. Dal 1974, il regolamento del comitato del Premio Nobel non consente più che il premio venga ricevuto postumo, poiché l’avversario russo di Putin è morto il 16 febbraio in una colonia penale nell’Artico.

Antonio Guterres, segretario generale dell’ONU

Il Segretario Generale dell’ONU è tra i grandi favoriti. Dichiarato “persona non grata” da Israele per non aver condannato l’attacco all’Iran del 1° ottobre, Antonio Guterres potrebbe però benissimo ricevere la ricompensa; per le sue posizioni sulla guerra in Ucraina, sul conflitto Israele-Hamas nonché sul suo impegno nella crisi climatica, indicano TF1 e Le Figaro.

Volodymyr Zelenskyj, presidente ucraino

Se tra i favoriti ci fosse anche Volodymyr Zelenskyj, presidente ucraino e leader di una nazione in guerra, forse non riceverà questo premio. In considerazione dei vari conflitti come le guerre a Gaza tra Israele e Hamas ma anche il conflitto in Ucraina che ha segnato il 2024, è molto probabile che quest’anno la commissione si concentri sugli attori umanitari.

Ilham Tohti, economista uiguro

Soprannominato il “Mandela cinese”, Ilham Tohti, ha denunciato le violenze contro gli uiguri, minoranza musulmana che vive nella regione dello Xinjiang in Cina. L’economista uiguro è stato condannato all’ergastolo nel 2014 dai tribunali cinesi per “separatismo” dopo aver fondato il sito Uighurbiz.net, destinato a registrare tutti gli attacchi contro gli uiguri.

Julian Assange, fondatore di Wikileaks

Rilasciato nel giugno 2024 dopo un accordo con la giustizia americana, anche Julian Assange, fondatore dell’organizzazione Wikileaks, è uno dei favoriti. Il giornalista australiano rischia 175 anni di carcere negli Stati Uniti per aver pubblicato più di 700.000 documenti americani riservati relativi ad attività militari in Afghanistan e Iraq.

UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite

Creata nel 1949, l’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi in Medio Oriente, potrebbe essere premiata : “Sta svolgendo un lavoro estremamente importante per i civili palestinesi che soffrono a causa della guerra a Gaza.”ha dichiarato Henrik Urdal, direttore dell’Oslo Peace Research Institute, intervistato dai colleghi della Reuters.

La Corte internazionale di giustizia

Anche la Corte internazionale di giustizia è tra le favorite, soprattutto per le sue posizioni nel diritto internazionale. Il suo pubblico ministero, Karim Kahn, aveva in particolare richiesto mandati di arresto contro tre leader di Hamas, Benyamin Netanyahu e il suo ministro della Difesa Yoav Gallant.

Diverse organizzazioni preferite

Altre organizzazioni potrebbero ricevere il premio come le ONG Emergency Response Rooms (ERR) in Sudan o l’Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani (ODIHR) che si è impegnato a promuovere la democrazia nei suoi stati membri. Altri nomi favoriti sono stati pronosticati da un sito britannico specializzato come quelli di Greta Thunberg, Joe Biden, il cantante del gruppo U2 o addirittura Papa Francesco.

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