Giornata di coesione per i volontari della Croce Rossa del Var

Giornata di coesione per i volontari della Croce Rossa del Var
Giornata di coesione per i volontari della Croce Rossa del Var
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Se questo non è un riavvio, gli somiglia moltissimo. La Croce Rossa del Var sembra agire ultimamente per rilanciare la propria attività e la propria presenza sul territorio.

Non è Philippe Arcamon, presidente dell’associazione di aiuto umanitario per il Paca e la Corsica, a dire il contrario: “Qui al Var, per volontà di una squadra che vuole avviare una nuova dinamica, si volta pagina”.

Senza necessariamente buttare via tutto quello che era stato fatto prima, la sezione Var della Croce Rossa ha deciso, in occasione del seminario organizzato sabato a Luc, di gettare le basi di “il futuro della Croce Rossa”. Solo quello.

Condividere, scambiare, interrogare

“Creiamo insieme il futuro della Croce Rossa!”: questo il titolo di questo raduno di volontari voluto dai funzionari del Var.

Provenienti dalle dieci sedi presenti nel Var, le donne e gli uomini che animano l’attività dell’associazione hanno potuto scambiare, discutere e anche innovare.

Intorno a tre temi che sono l’ambiente, la copertura delle zone bianche e le condizioni di accoglienza dei più precari, questo “fatto” mirava quindi a sviluppare modalità per migliorare l’azione della Croce Rossa.

“Ci incontriamo per condividere, ma anche per incrociare idee, buone pratiche, spiega Marc Reynaud, uno degli organizzatori di questa giornata di coesione. Intorno ai temi proposti ci strutturiamo, ci interroghiamo, stabiliamo una road map.”

Stessa storia con l’altro dirigente del Var, Hubert Penicaud: “Vogliamo evidenziare la magia del nostro movimento associativo, la nostra diversità, i nostri punti di forza per soddisfare le nostre missioni”.

Circa 80 partecipanti

Nella sala dello spazio culturale Jean-Louis-Dieux, al Luc, circa 80 persone hanno partecipato a workshop e discusso le loro esperienze.

Come gestire al meglio la distribuzione alimentare, come promuovere al meglio le vestiboutique (riacquisto e vendita di indumenti di seconda mano)…

“I volontari si scambiano dal vivo, imparano dalle esperienze di altri settori”sorride Domitille de Nortbecourt, dirigente del Var della Croce Rossa.

Con possibilità di sviluppare nuove attività: lotta al divario digitale, aiuto nei compiti, laboratori per l’apprendimento della lingua francese.

“Stiamo lavorando sull’idea di “andare verso”. Come agire per avvicinarsi ai beneficiari. Un’evoluzione della nostra azione determinata dalla crisi del Covid.”

Per soddisfare queste ambizioni, alla Croce Rossa non mancano mai i volontari. Perché non tu?

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