Una volta scaduto, questo ingrediente può rendere le torte ancora migliori secondo UFC-Que Choisir

Una volta scaduto, questo ingrediente può rendere le torte ancora migliori secondo UFC-Que Choisir
Una volta scaduto, questo ingrediente può rendere le torte ancora migliori secondo UFC-Que Choisir
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Cottura con prodotti scaduti, mah. Ma se francamente è meglio (e senza rischi), allora…

Quando un alimento si avvicina alla data di scadenza, iniziamo ad allarmarci cercando qua e là qualche idea intelligente per venderlo in tempo (antispreco obbligatorio). Ma se purtroppo lasciamo passare la data fatidica, entriamo nel panico. Presi da un serio dubbio buttiamo via tutto senza pensarci troppo, poco entusiasti all’idea di passare il nostro fine settimana costretti a letto con la gastroenterite.

Questi timori, talvolta legittimi, non sempre sono però fondati. Per ordinare con discernimento i vostri armadi, dovete soprattutto capire cosa significano realmente queste “date di scadenza” affisse sul retro della confezione. Queste infatti assumono due forme: la data di scadenza (DLC) e la data di durata minima (DDM).

Il DLC indica la data a partire dalla quale il “il consumo di un prodotto diventa pericoloso per la salute”, come ricorda il sito del Servizio Pubblico. Si tratta di prodotti confezionati estremamente deperibili, come salumi o affettati. È introdotto dalla formula stabilita “consumare fino a”. Qui non si tratta di tentare il diavolo, rispettiamo scrupolosamente il termine stabilito.

Il DDM, invece, specifica la data a partire dalla quale il prodotto rischia di perdere “il suo gusto o le sue qualità nutrizionali” senza presentare alcun rischio per la salute. Rientrano in questa categoria la pasta, il riso, la farina, il sale, lo zucchero o le lattine. È identificato dalla dicitura “preferibilmente consumato prima”. In altre parole, potremo solo osservare un’alterazione dei sapori o delle consistenze, del contenuto vitaminico o delle proprietà funzionali. E ancora, non sempre…

Amici pasticceri, potreste rimanere a bocca aperta! Nella loro guida all’acquisto, gli esperti della rivista Cosa scegliere ha provato un esperimento sorprendente: testare le prestazioni di 8 referenze di lieviti in polvere sigillati ermeticamente, avendo superato di gran lunga il loro MBD – fino a 7 anni per il più vecchio di loro. La loro conclusione è sorprendente: “le caratteristiche di gonfiore e sensoriali dei biscotti e dei pound cake sono risultate abbastanza soddisfacenti, talvolta addirittura migliori di quelle ottenute con lieviti la cui MDD non fosse stata superata”. E poiché si tratta di un DDM, non c’è alcuna possibilità di avvelenarsi accidentalmente…

Morale della favola: se una bustina di lievito (ben chiusa) è rimasta a lungo nel tuo negozio di alimentari, versala nella ciotola invece che nella spazzatura: potresti tenere lì la torta lo yogurt più gonfio dell’anno!

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