Recensione di ‘Hitman’: Richard Linklater in modalità leggera e sexy

Recensione di ‘Hitman’: Richard Linklater in modalità leggera e sexy
Recensione di ‘Hitman’: Richard Linklater in modalità leggera e sexy
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Richard Linklater, noto per la sua trilogia Prima, qui è protagonista Glen Powell in una commedia senza pretese Sicario.

Gary Johnson (Glen Powell) è un professore di filosofia. Ma è anche un agente sotto copertura. La sua missione? Fingendosi un sicario per mettere dietro le sbarre le persone che usano i suoi servizi.

La galleria di personaggi desiderosi di uccidere qualcuno è tanto eclettica quanto sorprendente… fino al giorno in cui Madison Masters (Adria Arjona) gli chiede di uccidere Ray (Evan Holtzman), il marito violento di lei. Il problema è che Gary e Maddy si innamorano l’uno dell’altro. Quella che segue è un’avventura che è allo stesso tempo incredibile, sexy, divertente e, dobbiamo ammetterlo, carina.

La storia è vera, o almeno abbastanza perché la sceneggiatura scritta da Richard Linklater e Glen Powell possa affermare di essersi ispirata all’articolo Sicario firmato da Skip Hollandsworth e pubblicato nel 2001 sulla rivista Mensile del Texas.

All’apertura di questo Sicario, Glen Powell rende il suo Gary Johnson un uomo simpatico, che eccelle nel travestirsi e che non si prende sul serio. Adria Arjona lavora sullo stesso registro e la coppia ha così fatto scintille.

Come in tutti i film di Richard Linklater, la semplicità è ingannevole. Anche se sembra di guardare una commedia nera romantica, il regista esplora abilmente il modo in cui ognuno di noi assume un’altra personalità quando se ne presenta la necessità. E questo Sicario ritmato, solare e divertente si rivela quindi soddisfacente.

Voto: 3,5 su 5

Sicario arriva sugli schermi della provincia dal 24 maggio per poi essere presentato sulla piattaforma digitale Netflix dal 7 giugno.

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