Philippine Le Noir di Carlan avrebbe dovuto festeggiare il suo 20° anniversario questo giovedì 10 ottobre. Il corpo del giovane studente dell’Università Paris-Dauphine è stato ritrovato sepolto sabato 21 settembre nel Bois de Boulogne, nella parte occidentale di Parigi. A tre settimane dalla tragedia che ha suscitato commozione e incomprensione, i suoi genitori hanno deciso di rompere il silenzio in un messaggio inviato a RTL dal suo avvocato, Maître Jérôme Triomphe.
“Philippine avrebbe compiuto 20 anni oggi, giovedì 10 ottobre 2024. La sua famiglia, profondamente toccato dal sostegno e dal conforto che ha ricevuto durante la sua morte e il suo funerale, ringraziamo tutti coloro che l’hanno circondata con la loro presenza, la loro preghiera e il loro pensiero”, si legge nel comunicato.
Philippine Le Noir de Carlan è scomparsa il 20 settembre nel primo pomeriggio dopo aver pranzato al ristorante dell’Università Paris-Dauphine. La studentessa ha poi dovuto raggiungere i suoi genitori a Yvelines. Era stato proprio quest’ultimo, preoccupato di non avere sue notizie, a lanciare l’allarme. Il giorno successivo, sabato 21 settembre, i suoi parenti hanno deciso di organizzare una battuta di caccia nel Bois de Boulogne, vicino alla sua università e alla sua casa. Guidati dalla geolocalizzazione del telefono della giovane, i suoi parenti hanno scoperto il suo corpo semisepolto.
Il sospettato è ancora detenuto in Svizzera
È stata aperta un’indagine giudiziaria per stupro e omicidio. L’indagine condotta dalla Brigata Criminale della Polizia Giudiziaria di Parigi ha permesso di identificare molto rapidamente un sospettato: Taha O., 22 anni, già condannata per stupro nel 2021 e in attesa di sfratto. Quando è stato rilasciato dal carcere lo scorso giugno, il marocchino è stato rinchiuso in un centro di detenzione amministrativa (CRA) a Metz. Il suo collocamento è stato prorogato tre volte, prima che un giudice delle libertà e della detenzione (JLD) convalidasse il suo rilascio dal CRA.
Il sospettato è stato finalmente arrestato in Svizzera tre giorni dopo la scoperta del corpo di Philippine. Due settimane dopo l’arresto, martedì 8 ottobre, le competenti autorità giudiziarie svizzere lo hanno comunicato alla redazione di RTL la richiesta di estradizione francese non è ancora stata loro inviata.
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