Lo Stato paga il prezzo per garantire la circolazione degli autobus CFL

Lo Stato paga il prezzo per garantire la circolazione degli autobus CFL
Lo Stato paga il prezzo per garantire la circolazione degli autobus CFL
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Sì, anche le Ferrovie del Lussemburgo gestiscono quasi 80 autobus. Linee che lo Stato continuerà a finanziare per quasi 69 milioni di euro/anno, anche se sarebbero meno costose se affidate a vettori privati.

Lo dimentichiamo, logicamente, ma le CFL non sono solo treni che assicurano il viaggio andata e ritorno di 22 milioni di viaggiatori in un anno. Pertanto, la Compagnia ferroviaria lussemburghese fornisce anche il trasporto agli utenti di dieci linee RGTR (e anche il viaggio dei passeggeri il cui treno verrebbe rimosso…). Ancora un servizio quasi vantaggioso 3,4 milioni di persone tra dodici mesi.

Nel corso degli anni il parco autobus dell’Azienda è cresciuto di dimensioni. Per il momento lo è 80 veicoli garantendo quasi 7,5 milioni di km ogni anno. Gli autobus che, entro il 2030, dovranno avere tutti un motorizzazione elettrica. Questo è uno degli obblighi imposti dal principale finanziatore del servizio, ovvero… lo stesso Stato lussemburghese.

Il Ministro della Mobilità non intende modificare questa tabella di marcia verso l’elettrificazione totale degli autobus affiancati dal logo CFL. Yuriko Backes lo ha ricordato presentando ai deputati lussemburghesi il nuova “convenzione” approvata per dieci anni futuro con l’azienda da 5.130 dipendenti.

8,46 euro al chilometro

Così come il ministro ha rispecificato la busta che lo Stato intende mettere a disposizione della CFL per la continuità di questo servizio: 692 milioni di euro entro il 2035. Una somma incomparabile con la 1,2 miliardi reso disponibile per lo sviluppo ferroviario solo nel 2024…

Questo dunque è il futuro di pochi 330 addetti al servizio autobus CFL assicurata per il decennio a venire. E questo anche se questo premio di mercato ha qualcosa inquieta la Camera di Commercio al momento del rinnovo del contratto.

Infatti solo le dieci linee RGTR coperte dalla CFL non sono soggetti a gare d’appalto. Perché non sono sicuro che allora la Compagnia Nazionale otterrebbe il mercato. In effetti, rispetto ai loro potenziali “sfidanti” privati, le CFL sembrano ben lungi dall’essere competitive. In effetti, offrono a costo chilometrico pari a 8,46 euro contro 3,93 euro delle altre aziende di trasporto pubblico.

Ma cosaovviamente conta la dimensione del divario (+ 115%, ovvero quasi 33 milioni di euro di risparmio possibile all’anno), la fiducia dello Stato nell’operatore pubblico non varia. Sotto il nuovo governo “più liberale” del CSV-DP ci sono dei giganti contro i quali i politici non si scontrano!

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