Probabilmente ricorderete queste parole di Donald Trump durante il dibattito contro Kamala Harris: “[Les immigrés] mangiano i cani, loro mangiano i gatti. Secondo l’esperto in studi alimentariFabio Parasecoli, la sua strategia divisiva sta dando i suoi frutti, perché per gli americani certi cibi hanno un significato simbolico molto forte che tocca la loro identità.
Inoltre, il suo discorso ha generato un’ondata di paura nei confronti della comunità haitiana della piccola cittadina di Springfield, nell’Ohio: in una settimana sono state lanciate più di 30 minacce di bomba in seguito alle accuse menzognere del candidato repubblicano. È riuscito così a confortare gli elettori che considerano l’immigrazione una minaccia per il Paese.
Il cibo viene utilizzato da entrambi i candidati. Da parte sua, Kamala Harris si è presentata come una “buongustaia sana” attraverso il suo canale YouTube “Cooking with Kamala”, lanciato nel 2020, affrontando il caviale rimasto. Con questa immagine del bobo californiano si allontana da quella di Trump associata al fast food e ai Big Mac. Tuttavia, per conquistare il cuore della classe operaia, Kamala ha recentemente affermato di aver lavorato in un McDonald’s quando era studentessa. Sebbene queste informazioni possano sembrare aneddotiche, McDonald’s è un argomento politico molto serio negli Stati Uniti. Sì, la politica passa attraverso lo stomaco, e la storia lo ha già dimostrato.
