Poupette Kenza in carcere: questi i privilegi a disposizione dell’influencer incinta di otto mesi

Poupette Kenza in carcere: questi i privilegi a disposizione dell’influencer incinta di otto mesi
Poupette Kenza in carcere: questi i privilegi a disposizione dell’influencer incinta di otto mesi
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È stata incriminata per “tentativo di estorsione da parte di una banda organizzata” e “associazione per delinquere”. Poupette Kenza, incinta di otto mesi, è incarcerata, sospettata di aver ordinato un’operazione per estorcere ben 350.000 euro al suo ex agente.

Il suo avvocato ha poi riferito ai nostri colleghi parigino che intende portare fuori la sua cliente per la consegna: “Spero che lei esca molto presto e che lo faccia anche suo marito. Dobbiamo mantenere la ragione.
Il suo status di influencer fa sì che tutti abbiano una lettura parossistica di questa vicenda, i social network stanno impazzendo. Certo, è un modo violento per cercare di risolvere una controversia commerciale, è ovviamente vietato, ma non siamo nella fascia alta delle estorsioni: non hanno picchiato nessuno!”

Poupette Kenza vive in una cella individuale

Aspettando, la giovane donna è infatti dietro le sbarre del centro di detenzione preventiva di Rouen. Ma sembra che abbia diritto ad alcuni privilegi. Incarcerato presso “vivaio”, un luogo per detenute incinte, la giovane vive in una cella individuale, collegata da una porta interna attraverso la quale può parlare con le altre detenute. A differenza degli altri 43 detenuti, a volte fino a tre su 9 m2, Poupette Kenza dispone, sullo stesso piano, di una cella più grande che occupa da sola e della cui manutenzione è responsabile”.

E anche l’igiene è molto migliore che nelle altre celle: “Sono i più puliti in detenzione”precisa Johan Prost, segretario locale del sindacato carcerario delle guardie secondarie (SPS).

“Gli altri prigionieri si lavano collettivamente”

Nella sua cella, Poupette Kenza ha il diritto di farlo «una doccia con acqua calda, servizi igienici, una zona cucina. Gli altri prigionieri si lavano collettivamente”.. Con la gravidanza ha anche il diritto di uscire da sola per un’ora al giorno.

Ma l’influencer dice di temere per la sua vita: “Ho paura, la gente grida il mio nome nel cortile”. Poi, come gli altri imputati, la donna incinta ha diritto a tre consultori a settimana. “Consuma i pasti preparati da una ventina di detenuti maschi che le vengono serviti in cella. Ogni detenuto può anche “mensa”. Capisci: ordina la tua lista degli ingredienti alle guardie e prepara i tuoi menù in cella”.

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