A Butler, Trump assicura che non si arrenderà “mai”.

A Butler, Trump assicura che non si arrenderà “mai”.
A Butler, Trump assicura che non si arrenderà “mai”.
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“Dodici settimane fa, proprio qui, un assassino ha cercato di mettere a tacere me e il nostro movimento. Questo mostro feroce (…) era vicino a riuscirci ma la mano della Provvidenza glielo ha impedito”, ha dichiarato Donald Trump davanti a una folla entusiasta. Ma l’ex presidente gli assicura: “Non mi arrenderò mai, non mi piegherò mai, non mi spezzerò mai”.

Il candidato repubblicano ed ex presidente degli Stati Uniti si è rivolto a diverse migliaia di persone riunite nella città di Butler, nello stato cruciale della Pennsylvania, un mese prima delle elezioni presidenziali del 5 novembre in cui affronterà la vicepresidente democratica Kamala Harris .

Nel processo, il candidato repubblicano ha osservato un minuto di silenzio, nel momento esatto in cui risuonarono gli spari il 13 luglio, con un forte omaggio all’unica vittima, Corey Comperatore, prima di riprendere il suo discorso nel luogo esatto in cui si trovava allora interrotto.

Ha denunciato anche quelli che ha definito “i nemici interni, molto più pericolosi di quelli esterni”. “Negli ultimi otto anni, coloro che vogliono fermarci mi hanno calunniato, hanno cercato di mettermi sotto accusa, mi hanno denunciato, hanno cercato di togliermi le schede elettorali e, chissà, forse hanno anche tentato di uccidermi. Ma non ho mai smesso di lottare per voi e non smetterò mai”, ha assicurato l’ex presidente ai suoi sostenitori.

Il raduno si è svolto sotto la massima sicurezza, con cecchini installati sui tetti di diversi edifici circostanti e un drone che sorvolava la folla, ha osservato un giornalista dell’AFP.

Sono molte di più le persone venute ad ascoltare Donald Trump rispetto al precedente incontro a Butler, molte vestite con una maglietta con l’immagine dell’ex presidente subito dopo l’attentato, altre con le orecchie coperte, che ricordano la benda che aveva aveva indossato nei giorni successivi.

Prima di salire sul palco, Donald Trump è stato preceduto dal suo compagno di corsa JD Vance, sotto gli occhi dell’uomo più ricco del mondo Elon Musk, parenti delle vittime della sparatoria e della polizia che lo proteggeva.

Invitato a parlare da Donald Trump, il miliardario ha presentato le elezioni americane come “una lotta che non deve essere persa”, temendo che altrimenti sarebbero state “le ultime elezioni, questa è la mia previsione”. “Il presidente Trump deve vincere, per preservare la Costituzione e la democrazia”, ha insistito Elon Musk.

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