“‘Non ho fatto niente’, disse Eichmann”: perché il governo francese sporgerà denuncia contro Jean-Luc Mélenchon?

“‘Non ho fatto niente’, disse Eichmann”: perché il governo francese sporgerà denuncia contro Jean-Luc Mélenchon?
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Si prevede che il governo francese sporgerà denuncia contro Jean-Luc Mélenchon dopo le sue dichiarazioni offensive nei confronti del nazista Adolf Eichmann.

Il governo francese sporgerà denuncia per aver insultato uno dei suoi principali oppositori, Jean-Luc Mélenchon, per aver paragonato il rettore di un’università al nazista Adolf Eichmann, dopo l’annullamento di una conferenza sul Medio Oriente. Ex candidato alla presidenza, Mélenchon ha parlato in mezzo alla strada a Lille il 18 aprile dopo aver subito due rifiuti di alloggio da parte delle autorità locali da un lato, poi dall’università.

Un rischio per l’ordine pubblico

“‘Non ho fatto nulla’, ha detto Eichmann. ‘Ho solo obbedito alla legge come nel mio paese.’ Allora dicono che obbediscono alla legge e mettono in atto misure immorali che non sono giustificate da niente e nessuno”, ha detto, in una dichiarazione scioccante a cui è abituato.

Domenica sera, il ministro francese dell’Istruzione superiore, Sylvie Retailleau, ha ritenuto che il rettore dell’università fosse stato insultato e ha annunciato una denuncia per insulto pubblico contro un pubblico ufficiale.

“Perché il convegno è stato annullato all’Università di Lille, dopo averlo consentito: perché c’erano anche delle manifestazioni che avrebbero avuto luogo e il rettore dell’università era informato che c’era un rischio per l’ordine pubblico”secondo lei.

Tre conferenze già cancellate

Da gennaio, il partito di Mélenchon ha organizzato circa 19 conferenze negli istituti universitari francesi sotto il controllo del ministero, ha ricordato. Di questo totale, “tre sono state cancellate per rischio di disturbo all’ordine pubblico” e tre sono stati banditi “per gli stessi motivi o per mancato rispetto dell’assetto interno dell’università”secondo il suo conteggio.

Domenica, in un’intervista alla stampa, il rettore dell’Università di Lille Régis Bordet ha assicurato di aver annullato di propria iniziativa l’incontro dopo essere stato contattato dal ministero, dal rettorato e dalla prefettura. “In nessun momento c’è stata la minima volontà da parte loro di influenzare la decisione”ha dichiarato.

Il partito fondato da Mélenchon ha fatto della guerra in Medio Oriente e della difesa della causa palestinese un asse importante della campagna per le elezioni europee del 9 giugno, denunciando regolarmente un “genocidio“a Gaza.

Le sue idee si diffondono nel mondo studentesco, anche se la mobilitazione filo-palestinese nelle facoltà francesi resta per il momento più timida che negli Stati Uniti, fatta eccezione per Sciences Po Paris, istituzione controllata perché considerata prestigiosa e perché parte della classe politica francese ivi studiata.

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