La NASA sostiene la tecnologia di rifornimento nello spazio di SpaceX

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La NASA ha affermato i progressi di SpaceX nel rifornimento di carburante nello spazio della Starship, indicando una potenziale dimostrazione già nel prossimo anno.

In uno sviluppo fondamentale verso l’obiettivo di riportare gli esseri umani sulla superficie lunare, la NASA ha affermato i progressi di SpaceX nel rifornimento di carburante nello spazio di Starship, indicando una potenziale dimostrazione già nel prossimo anno. Amit Kshatriya, vice amministratore associato della NASA per il programma Moon to Mars, lo ha annunciato durante una sessione con il Comitato per l’esplorazione e le operazioni umane del Consiglio consultivo della NASA il 26 aprile.

Il passo significativo è stato segnato da SpaceX durante l’ultimo volo di prova della Starship il 14 marzo, dove hanno eseguito una dimostrazione del trasferimento di propellente in volo. Questa dimostrazione, condotta nell’ambito di un contratto Tipping Point della NASA assegnato nel 2020, mirava a trasferire almeno 10 tonnellate di ossigeno liquido da un serbatoio di accumulo al serbatoio principale all’interno dello stadio superiore dell’astronave mentre si trovava nello spazio.

Sebbene gli aggiornamenti immediati dopo il volo fossero scarsi, Kshatriya ha rivelato durante la riunione del comitato consultivo che il test sembrava essere andato avanti con successo. “Sul volo 3, hanno effettuato un trasferimento tra serbatoi di criogeni, che ha avuto successo a detta di tutti”, ha affermato, sottolineando che l’analisi del test è ancora in corso.

La prossima pietra miliare nell’agenda di SpaceX è prevista per il 2025, quando due astronavi attraccheranno in orbita, una delle quali faciliterà il trasferimento dei propellenti all’altra. I piani per questa dimostrazione hanno autorizzato una revisione del sistema di volo, come rivelato da Kshatriya durante l’incontro. La missione prevede che un’astronave “bersaglio” venga lanciata per prima ed entri in orbita, seguita da un’astronave “inseguitore” tre o quattro settimane dopo. Dopo l’attracco, i propellenti verranno trasferiti dal cacciatore al bersaglio, dopodiché i due veicoli spaziali si sganceranno e usciranno dall’orbita.

SpaceX, tuttavia, deve affrontare sfide prima di questo ambizioso test, in particolare nel comprendere le dinamiche del movimento del propellente all’interno dei serbatoi durante le manovre della Starship e nel determinare la necessaria “spinta di assestamento” dopo l’attracco per garantire che il propellente fluisca senza intoppi tra le navi.

La tecnologia di trasferimento del propellente riveste un’importanza fondamentale per le ambizioni di SpaceX oltre l’orbita terrestre bassa, in particolare per le missioni che coinvolgono la versione Human Landing System (HLS) di Starship. Questa astronave HLS è destinata allo sbarco degli astronauti sulla luna, a partire dalla missione Artemis 3, prevista provvisoriamente per settembre 2026. Sono previsti lanci multipli di astronavi per trasferire il propellente in un deposito nell’orbita terrestre bassa, alimentando successivamente l’astronave HLS per le missioni lunari.

Tuttavia, il numero esatto di lanci di rifornimento necessari è stato oggetto di controversia, con stime che variano ampiamente. Kshatriya si è astenuto dal specificare il numero di lanci, sottolineando la necessità di una maggiore comprensione del processo di rifornimento.

Elon Musk, CEO di SpaceX, ha ribadito gli obiettivi dell’azienda sui social media, sottolineando l’importanza di raggiungere la piena e rapida riutilizzabilità del booster e della nave, insieme al rifornimento orbitale della nave. Queste, ha sottolineato, sono tecnologie fondamentali cruciali per realizzare la visione di rendere la vita multiplanetaria.

Mentre SpaceX e la NASA collaborano per ampliare i confini dell’esplorazione spaziale, la riuscita dimostrazione del rifornimento nello spazio della Starship testimonia i passi avanti compiuti verso ambiziose missioni lunari e, in definitiva, l’obiettivo più ampio dei viaggi interplanetari.

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