un aumento limitato in attesa della risposta di Israele all’attacco iraniano

-

Dopo il salto martedì, il barile è ricaduto mercoledì. Una guerra totale tra Iran e Israele scuoterebbe il mercato, ma per ora i trader non vogliono credere in uno scenario apocalittico.


Articolo riservato agli abbonati




Giornalista al Polo Planet

Par Bernard Padoan

Pubblicato il 10/02/2024 alle 19:04
Tempo di lettura: 2 minuti

lL’escalation in Medio Oriente, con il lancio di missili iraniani verso Tel Aviv martedì sera e il proseguimento delle operazioni dell’esercito israeliano contro Hezbollah nel sud del Libano, nonché i bombardamenti di mercoledì sulle posizioni del movimento sciita, hanno pesato sui prezzi del petrolio . Martedì, quando gli Stati Uniti hanno annunciato che Teheran si stava preparando a bombardare Israele, il Brent del Mare del Nord è aumentato del 4%. Un rialzo che è continuato per parte della giornata di questo mercoledì, tanto che il barile ha superato la soglia dei 75 dollari durante la seduta, per poi crollare in inizio serata (-0,5% a 74,11 dollari). Alla fine della scorsa settimana, il petrolio greggio era tornato vicino ai 70 dollari, in un mercato guidato principalmente dai timori per la stagnazione della domanda cinese. E per fare un confronto, il Brent è balzato a più di 90 dollari al barile all’inizio della guerra di Gaza e dopo il primo attacco dell’Iran a Israele in aprile.



Questo articolo è riservato agli abbonati

Accedi a informazioni nazionali e internazionali verificate e decrittografate
1€/settimana per 4 settimane (nessun impegno)

Con questa offerta approfitta di:
  • Accesso illimitato a tutti gli articoli, file e rapporti editoriali
  • Il giornale in versione digitale (PDF)
  • Comodità di lettura con pubblicità limitata

-

PREV “La Francia l’ha assassinata come ha assassinato Lola”, dice la più giovane deputata Hanane Mansouri a Bruno Retailleau (video)
NEXT TotalEnergies fa un investimento incredibile in Suriname