L’LHC ha esaurito il suo ultimo jolly

L’LHC ha esaurito il suo ultimo jolly
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Dalle 19 la lunga marcia degli appassionati di hockey si è allungata per diverse centinaia di metri verso il luogo delle ostilità: la Swiss Life Arena, la fossa dei leoni di Zurigo. I carnivori di lingua tedesca hanno sfidato questo giovedì per la quinta volta il loro alter ego, i leoni di Losanna. Ciò finora ha dato un osso particolarmente duro ai giocatori zurighesi di grande successo: nove titoli in palio. Ricordiamo che la Limmat ha vinto il primo duello 2-1. Prima che l’LHC tornasse in partita ovunque siglando un solido 4-2 in casa. E che, visto che finora tutti hanno vinto in casa, lo ZSC è in testa alla “Svizzera francofona”, come viene chiamata Losanna da un buon numero di tedescofoni, con lo stesso punteggio (4-2) durante la terza opera . Il Losanna ci ha comunque creduto portandosi in vantaggio per 2-1, senza però riuscire a mantenere il vantaggio. Alla fine, durante l’“Atto IV”, gli outsider sono tornati in parità (5-2). E questo giovedì tutto doveva essere rifatto.

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La domanda principale era: riuscirà il Losanna a vincere in trasferta? Non si tratta di una domanda retorica, ma di una necessità, visto che lo Zurigo ha iniziato il girone in casa e, qualunque cosa accada, giocherà la finale tra le sue mura. Le due squadre, una dopo l’altra, si sono confrontate rapidamente nei primi minuti della partita prima di iniziare a darsi battaglia sul serio. La prima parte del terzo è andata piuttosto a vantaggio del Losanna, che ha subito creato diverse occasioni davanti alla rete dello Zurigo, senza però riuscire a trovare il difetto. Il Romands è poi sopravvissuto con un certo successo a un rigore fischiato a poco meno di nove minuti dall’inizio del primo tempo per un tiro con il bastone di Andrea Glauser, dato che cinque giocatori del Losanna erano momentaneamente sul ghiaccio (anche se dovrebbero essere solo quattro) senza l’arbitro. realizzandolo. I giocatori sono tornati negli spogliatoi con un pareggio.

La punizione finnico-austriaca

Dopo i diciotto minuti di pausa regolamentari, il secondo tempo non ha prodotto azioni degne di nota a lungo. Il pubblico è esploso per la prima volta in un concerto di fischi assordanti, otto minuti dopo la ripresa seguita alla mandata in carcere dello zurighese (canadese di origine) Derek Grant per un’irregolarità poco evidente. Poi l’ingabbiamento del Lausannois Damien Riat per aver sgambettato un avversario. Due spot pubblicitari di salsicce proiettati sul colossale schermo gigante della Swiss Life Arena più tardi, il disco è caduto brevemente tra il pubblico, alcuni medi regolamentari si sono scambiati da un lato all’altro dell’arena. E la partita continuò, trafelata, ma ancora senza gol… fino a meno di tre minuti dalla fine.

Fu allora che intervenne la punizione di Zurigo. Innanzitutto con Juho Lammikko, che trova il fallo da un’angolazione impossibile, il portiere del Losanna manca completamente il primo palo. Prima che l’austriaco Vinzenz Rohrer, il più giovane giocatore in campo (classe 2004), meno di un minuto dopo raddoppiasse per lo Zurigo. Stordito, il popolo di Losanna è tornato negli spogliatoi a testa bassa. Mancavano 20 minuti alla fine per segnare due gol contro i galvanizzati felini di lingua tedesca. La sfida si preannunciava delicata. Ma i losannesi volevano ancora di più.

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Meno di cinque minuti dopo l’inizio del terzo tempo, Théo Rochette colpisce il palo del portiere ceco dello Zurigo, Simon Hrubec. Poi, in una buona fase – e avvantaggiati da un rigore pronunciato contro Denis Hollenstein, i Romands hanno inondato la porta dello Zurigo con una pioggia di tiri più o meno aggiustati… senza riuscire a trovare la rete. La squadra di casa ha gestito con calma la fine della partita, segnando un ultimo gol a gabbia vuota. Risultato finale 3-0. Punteggio complessivo 3-2 per lo Zurigo. Sabato sera appuntamento all’Arena Vaudoise per l’incoronazione di Zurigo. O per il resto della situazione di stallo. “Quello che è appena successo è già dimenticato”, ha detto stoicamente il capitano del Losanna Joël Genazzi nello spogliatoio dopo la fine della partita. Pensiamo già alla prossima partita”.

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