Inflazione: la Savoia paga il prezzo più alto

Inflazione: la Savoia paga il prezzo più alto
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Negli ultimi mesi l’inflazione sembra rallentare in Francia, dopo due anni colpiti da un forte aumento dei prodotti alimentari che ha colpito soprattutto il nostro territorio.

Tra settembre 2022 e settembre 2023 sono stati soprattutto i prezzi dei prodotti alimentari a spingere al rialzo l’inflazione in Francia. Ricordiamo che questa percentuale aveva raggiunto il 5,2% nel 2022, un record (1,6% nel 2021), e il 4,9% nel 2023. Pur aumentando ovunque, i prezzi dei prodotti alimentari differiscono tuttavia a seconda del territorio. E questo si riflette nel paniere delle famiglie. A questo proposito i dipartimenti sabaudi furono molto colpiti.

“In Alta Savoia e Savoia, il paniere France Info aumenta rispettivamente del 7,17% e del 7,83% tra novembre 2022 e novembre 2023, ma diminuisce di 1,58 punti e 1,99 punti tra ottobre 2023 e novembre 2023.”

I nostri dipartimenti tra i 20 più cari di Francia

Così, secondo il “carrello della spesa France Info”* e la “mappa dell’indice dei prezzi per dipartimento”, elaborati da NielsenIQ (società specializzata nel monitoraggio dei consumi delle famiglie) alla fine di marzo 2023, l’Alta Savoia era l’11° dipartimento più caro in Francia, al culmine di questa impennata inflazionistica.

Il suo indice si è attestato a 104,9 (la media nazionale è espressa in base 100), con prezzi superiori del 4,9% rispetto alla media francese. In Savoia questi sono, secondo le stesse fonti, superiori del 2,2% alla media nazionale. Il dipartimento si è quindi classificato al 19° posto tra i più cari di Francia, con un indice di 102,2.

Nel 2023, sempre secondo NielsenIQ, la mappa per dipartimento evidenziava “un asse Parigi-Lione-Marsiglia più caro della media nazionale, proprio come il Sud-Est”. Tra le spiegazioni addotte per i prezzi alimentari particolarmente elevati nella regione alpina c’è l’aumento dei costi di trasporto.

“Per consegnare, ad esempio, bisogna passare un abbonamento, quindi, inevitabilmente, ci sono ripercussioni in termini di costo del carburante che troviamo sul prezzo al consumo”, ha analizzato, per France Info, Emmanuel Cannes, esperto di “prezzi” e inflazione ” presso NielsenIQ.

All’inizio del 2024 sembra emergere una tregua. Su un anno, secondo la stima provvisoria dell’INSEE, i prezzi al consumo aumenterebbero del 2,3% a marzo 2024, dopo il +3,0% di febbraio. Questo calo sarebbe dovuto al rallentamento, nell’arco di un anno, dell’aumento dei prezzi dei vari articoli, con gli alimentari in testa: +1,7% a marzo dopo +3,6% a febbraio 2024. Restano comunque nel complesso elevati!

*Questo paniere è composto da 37 prodotti di uso quotidiano (esclusi frutta e verdura) la cui evoluzione dei prezzi ha permesso di monitorare, nel 2023, l’impatto dell’aumento sulle famiglie.


Nadia Lemaire

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