180 manifestazioni per l’abrogazione della riforma delle pensioni e l’aumento dei salari

180 manifestazioni per l’abrogazione della riforma delle pensioni e l’aumento dei salari
180 manifestazioni per l’abrogazione della riforma delle pensioni e l’aumento dei salari
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Questo martedì, 1° ottobre, sono previste più di 180 manifestazioni in tutta la Francia, su appello della CGT, della FSU e di Solidaires, per chiedere l’abrogazione della riforma delle pensioni e un aumento dei salari. Questa giornata di manifestazioni coincide con il discorso di politica generale del primo ministro Michel Barnier.

Martedì sono previste più di 180 manifestazioni in Francia su appello di diversi sindacati per chiedere l’abrogazione della riforma delle pensioni e in particolare un aumento dei salari, nel momento in cui il Primo Ministro rivelerà le sue priorità durante il suo discorso di politica generale.

Parigi, Marsiglia, Bordeaux…

I cortei sfileranno al mattino nelle città di Grenoble (centro-est), Marsiglia (sud), Rennes o Bordeaux (ovest) poi dalle 14:00 a Parigi, Tolosa (sud), Strasburgo (est), Lille o Dunkerque (nord), su appello della CGT, il secondo sindacato francese, della FSU e di Solidaires.

Ma a differenza della battaglia unitaria contro la riforma delle pensioni, la CFDT, la prima organizzazione sindacale francese, la Force Ouvrière (FO, 3a), la CFE-CGC (dirigenti), la CFTC (lavoratori cristiani) e l’Unsa (sindacati riformisti autonomi) hanno fatto non aderire alla mobilitazione, che alcuni ritengono “prematura”.

Dichiarazione di politica generale

Quasi un mese dopo la sua nomina da parte del presidente Emmanuel Macron, finalmente dotato di un governo dopo lunghe e dolorose trattative, il primo ministro Michel Barnier pronuncerà la sua dichiarazione di politica generale alle 15:00 ora locale (13:00 GMT) davanti al deputati. Seguirà un dibattito.

Immigrazione, tasse e proporzionale: martedì Michel Barnier farà la sua dichiarazione di politica generale

Il capo del governo che ha una manovra ristretta, privo di maggioranza e vincolato da un budget ristretto, deve quindi impostare il corso della sua politica, ma non cercherà poi un voto di fiducia, perché sa di essere indebolito.

Martedì, la CGT ha registrato 185 manifestazioni: per fare un confronto, il sindacato ne ha avute più di 200 il 1° maggio e 250 nel giugno 2023, durante l’ultimo giorno di mobilitazione contro la riforma delle pensioni che ha progressivamente spostato l’età pensionabile a 64 anni, rispetto a 62. anni prima.

Scioperano i ferrovieri ma traffico “normale”.

CGT e Sud Rail (Solidaires) invitano i ferrovieri allo sciopero, ma la compagnia ferroviaria nazionale francese, SNCF, ha annunciato domenica un traffico “normale” per i treni ad alta velocità (TGV) e lievi disagi per alcuni treni regionali.

Nella capitale francese le autorità contano tra 5.000 e 10.000 manifestanti, secondo una fonte della polizia.

L’ambizione degli organizzatori è quella di esercitare pressioni sul Primo Ministro, che la settimana scorsa ha incontrato le parti sociali, nel momento in cui rivelerà le sue priorità. Chiedono l’abbandono della riforma dell’assicurazione contro la disoccupazione, una nuova trattativa sull’occupazione degli anziani, l’abrogazione della riforma delle pensioni e un aumento dei salari.

“Enorme rabbia democratica”

“Le nostre preoccupazioni restano, per questo la CGT invita i dipendenti alla mobilitazione”, ha dichiarato la settimana scorsa la sua segretaria generale Sophie Binet.

Martedì “sarà un primo passo” che “ci permetterà di contare le forze e dimostrare la nostra determinazione”, ha detto all’AFP il segretario generale del sindacato FSU, Benoît Teste.

“C’è un’enorme rabbia democratica e sociale nel Paese”, ha giudicato domenica Sophie Binet in un’intervista al quotidiano Le Parisien. Il leader della CGT, che aveva chiesto di bloccare il partito di estrema destra Raggruppamento Nazionale (RN) nelle elezioni legislative anticipate di luglio e aveva sostenuto l’alleanza di sinistra del Nuovo Fronte Popolare, sottolinea “la sensazione di essere stato costretto imbrogliato alle ultime elezioni.

La “politica neoliberale perseguita”

“I risultati delle elezioni legislative hanno mostrato chiaramente che la popolazione è stufa della politica neoliberista perseguita”, ha dichiarato Solidaires in un comunicato stampa.

vuoto (vuoto)

“Il disprezzo di un movimento sociale semestrale per le nostre pensioni, con una riforma che va con forza, salari che stagnano, tenore di vita che crolla a causa dell’inflazione, alimenta la rabbia”, continua il sindacato.

Alla mobilitazione hanno aderito diverse organizzazioni giovanili, tra cui l’Unione studentesca, l’Unef, la Fidl e l’Unione delle scuole superiori, ma una fonte prevede “uno sciopero con una partecipazione moderata”.

Con l’AFP

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