La missione CloudSat della NASA è stata disattivata a marzo e spostata in posizione per un’eventuale deorbita, segnando la fine di quasi 18 anni di attività.
CloudSat è stato lanciato nel 2006 e originariamente doveva essere una missione di 22 mesi, ha detto martedì la NASA.
Il satellite portava con sé il Cloud Profiling Radar, il primo radar in banda W ad essere utilizzato nello spazio. Il radar è stato spento per l’ultima volta a dicembre.
La missione ha offerto una sensibilità superiore rispetto ai radar meteorologici terrestri, generando sezioni 3D di strati nuvolosi e aiutando gli scienziati a comprendere meglio e a realizzare scoperte chiave sui sistemi meteorologici e sul clima.
Problemi riguardanti la batteria della navicella e il meccanismo che controlla l’orientamento della navicella hanno ripetutamente minacciato di porre fine alla missione, ma i membri del team CloudSat sono stati in grado di offrire soluzioni.
Deborah Vane, project manager CloudSat presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA, ha esaltato la dedizione e il talento del personale dell’agenzia, affermando: “Ci siamo ripresi da queste anomalie con tecniche che nessuno ha mai utilizzato prima”.