L’inflazione in Francia ha raggiunto il livello più basso degli ultimi anni. Secondo i dati provvisori pubblicati dall’INSEE, l’aumento dei prezzi è sceso all’1,2% a settembre, rispetto all’1,8% di agosto e al 3,1% dello scorso gennaio. Questa tendenza al ribasso, sebbene vantaggiosa per le famiglie che soffrono l’aumento dei prezzi da due anni, avrà ripercussioni negative sui conti di risparmio regolamentati.
Il Libretto Popolare di Risparmio (LEP), il cui tasso è direttamente indicizzato all’inflazione, potrebbe subire un drastico calo durante la prossima revisione, prevista per il 1° febbraio 2025. Il calcolo del rendimento del LEP si basa infatti sull’inflazione media nel corso del periodo sei mesi precedenti. Nel periodo luglio-settembre l’inflazione media è pari all’1,7%. Se questa tendenza continua, il tasso LEP potrebbe aumentare dall’attuale 4% a circa l’1,7%.
Per fortuna, un calo così forte potrebbe essere frenato dalla norma che garantisce che il tasso LEP rimanga dello 0,5% superiore a quello del Livret A. Inoltre, il sostegno del governo potrebbe moderare questo calo. Durante le ultime revisioni, il tasso LEP era stato mantenuto a un livello superiore a quello calcolato, in particolare nel febbraio 2024, quando era mantenuto al 5%, nonostante il calo dell’inflazione.
