Elezioni legislative 2024: Aurélien Pradié segna la rottura con LR

Elezioni legislative 2024: Aurélien Pradié segna la rottura con LR
Elezioni legislative 2024: Aurélien Pradié segna la rottura con LR
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A soli quattro giorni dal primo turno, Aurélien Pradié ha deciso di chiudere la porta al partito Les Républicains (LR). In un’intervista a “La Dépêche”, il deputato uscente del Lot descrive questo mercoledì LR come un partito “morto” che “non è più capace di parlare ai francesi”, assicurando che si presenterà alle elezioni legislative sotto l’etichetta del suo micro-partito Coraggio, creato durante le elezioni regionali del 2021.

La sua partenza priva LR di uno dei suoi ultimi protagonisti, mentre il partito è già molto indebolito dopo la convocazione del suo contestato presidente Eric Ciotti al Rally Nazionale (RN).

“Un seme per il futuro”

Candidato alla rielezione nella prima circoscrizione elettorale del Lot, Aurélien Pradié sostiene che “30 candidati di cui 10 uscenti in Francia” sono legati al suo micropartito, cioè una parte significativa dei 59 deputati uscenti del “canale storico” LR. Resta da verificare se questi presunti candidati abbiano effettivamente cambiato il loro attaccamento alla prefettura.

Con il suo micro-partito Du Courage, Aurélien Pradié vuole quindi piantare “un seme per il futuro”. È stato infatti attivo fino all’ultimo, il 16 giugno, affinché i candidati legislativi si unissero a Du Courage e non a LR in prefettura. La condizione sine qua non per ricevere gli aiuti pubblici. I Lotois, però, non erano riusciti a raggiungere la soglia richiesta di 50 pignoramenti per poterne beneficiare.

Come molti LR in queste elezioni legislative anticipate, Aurélien Pradié non ha mostrato il logo del partito sul materiale della sua campagna, presentandosi solo come “una voce forte, una voce libera”. Ora promette, se sarà rieletto il 7 luglio, di essere “un deputato all’origine di qualcosa di nuovo”. Una vittoria ancora molto incerta viste le forze presenti nel suo collegio elettorale con, da un lato, un candidato della maggioranza presidenziale, che gli era stato risparmiato nel 2022 e, dall’altro, una sinistra unita sempre più forte nelle sue terre. Anche alle elezioni europee il RN ha ottenuto il 27%.

Per un consigliere politico di LR, Aurélien Pradié è probabilmente un “divertimento dopo aver ricevuto un brutto sondaggio” che annuncia la sua sconfitta alle elezioni legislative. Secondo lui, Lotois avrebbe “comunque lasciato il partito dopo le elezioni, annunciarlo adesso gli permette solo di guadagnare un po’ di luce per salvare il suo posto”.

Eric Ciotti restituisce il suo cappotto

Questa decisione mette fine ai rapporti molto tumultuosi tra Aurélien Pradié e LR. A seguito di disaccordi con Eric Ciotti e altri leader del partito sulla riforma delle pensioni, lo scorso anno è stato privato della carica di vicepresidente. All’epoca votò a favore della mozione di censura contro il governo di Elisabeth Borne su questo famoso testo insieme ad una ventina di altri deputati di LR.

Per ironia della sorte, questo divorzio arriva dopo l’annuncio di Eric Ciotti, con il quale è in guerra aperta, di essersi accordato con la Rn sul tema delle lunghe carriere. “Come prendere in giro i francesi a questo punto? È sorprendente. Nel 2022 ho guidato la battaglia per difendere le lunghe carriere nell’Assemblea nazionale. Ne sono molto orgoglioso. Eric Ciotti si è opposto a me su questo stesso argomento”, ha denunciato Aurélien Pradié, riferendosi ad “un atto Guignol”.

Nessuna manifestazione a favore di Macron

Quanto ad un possibile allineamento con lo schieramento presidenziale, il deputato uscente di Lot assicura che non “comprometterà” [a] nemmeno con nessuno [s’il] taglio [t] al pentimento, ma non risolviamo i problemi con coloro che hanno contribuito a crearli. Il macronismo ha danneggiato il Paese perché non è stato in grado di cambiare la vita dei francesi”.

Si dice anche “convinto” che la Rn non avrà la maggioranza assoluta, ma non chiude la porta al voto sui testi proposti dal partito di estrema destra: “Dobbiamo poter votare un testo quando entra in vigore la direzione del Paese, cosa che ho sempre fatto, soprattutto in materia di immigrazione. »

La sua improvvisa decisione di lasciare il partito confonderà senza dubbio ulteriormente il panorama per gli elettori, che già si trovavano di fronte a tre sfumature di LR.

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