In un’intervista con Brut, lo YouTuber Tibo Inshape ha fatto diverse rivelazioni sul suo orientamento politico. Dopo aver creduto che i creatori di contenuti non dovessero condividere le proprie opinioni politiche, ha affermato di essere “più di destra”. Oggi, con più di 20 milioni di iscritti al suo canale, è lo YouTuber più seguito in Francia. Nonostante i suoi contenuti siano orientati principalmente allo sport e al bodybuilding, l’influencer è da diversi mesi al centro di numerose polemiche.
Alla domanda su un possibile incarico come ministro dello Sport, ha detto di non essere contrario: “Che si tratti di estrema sinistra, di estrema destra, a condizione che non venga bloccato nel mio processo decisionale”. Prima di questa intervista del 22 giugno non aveva mai preso posizione. Accusato di essere di estrema destra, Tibo Inshape si è finalmente giustificato: “In tutta onestà, penso di essere più di destra. Sono già un dirigente d’azienda quindi, ovviamente, io nella cabina elettorale, penso riguardo al mio interesse e a quello dei miei cari, quindi in effetti posso considerarmi più di destra”.
“Devi essere orgoglioso di essere francese”
In seguito ai risultati delle elezioni europee, molti dei suoi iscritti gli hanno chiesto di prendere posizione e di chiedere un voto contro il Raggruppamento Nazionale, richiesta che lo YouTuber non ha apprezzato: “Se ti aspetti da un creatore di contenuti che legga il programmi per te e ti incoraggia a scegliere da che parte stare, poi mescoli tutto, sei abbastanza grande per votare e quindi per fare le tue scelte secondo le tue convinzioni, i tuoi bisogni e le tue convinzioni”, ha dichiarato sulla sua X account (ex Twitter) il 14 giugno.
Tibo Inshape ha anche espresso la sua visione sullo stato attuale della Francia: “Devi essere orgoglioso di essere francese. Ma no, essere orgoglioso di essere francese significa necessariamente che appartieni all’estrema destra o che ‘siamo razzisti (…) Lì è un problema in Francia, la gente non è abbastanza patriottica.” Molti altri influencer hanno preso posizione e hanno incoraggiato i giovani a votare il 30 giugno e il 7 luglio, per le elezioni legislative.
