Xiaomi ha cercato di unirsi ai rivali Huawei e Apple nella progettazione di processori per i propri dispositivi mobili con il proprio marchio, ma queste iniziative sono cadute nel vuoto. Ad esempio, ha realizzato questo sogno con il Mi 5c dotato del processore Surge S1; tuttavia, era sottodimensionato (e mal distribuito) rispetto alle alternative che utilizzavano il silicio Qualcomm.
L’OEM ha continuato a creare i propri sottoprocessori per funzioni specifiche come la gestione dell’alimentazione e l’imaging, sebbene non sia riuscito a creare i propri equivalenti completi ai processori Qualcomm Snapdragon di Qualcomm o ai processori Dimensity di MediaTek.
Tuttavia, secondo un nuovo rapporto di Bloomberg ( ) Bloomberg, il tanto atteso successore dell’S1 dovrebbe debuttare nel 2025. Non vi è alcuna indicazione se sarà in grado di competere con l’ultimo A18 Pro quando verrà rilasciato come smartphone inaugurale, anche se apparentemente intende minacciare i prodotti di MediaTek e MediaTek e Qualcomm di Qualcomm nel mercato cinese.
Xiaomi potrebbe avere altri motivi per sviluppare il proprio silicio; ad esempio, ora che l’OEM è un EV troverà quasi inevitabilmente i suoi componenti della serie SU7, sempre affamati di chip di ogni tipo.