Stiamo entrando sempre più nella stagione estiva. Dopo il solstizio d’estate, il 20 giugno, Siamo ormai all’alba di luglio, e l’estate è in pieno svolgimento. Tuttavia, quest’anno 2024, il tempo è piuttosto incerto in Francia, con temporali e temperature fresche attesi anche nei prossimi giorni.
Tuttavia, proprio come nell’emisfero settentrionale, siamo in estate, con giornate lunghe e temperature più calde, La Terra sta per raggiungere il punto più lontano dal Sole, noto come afelio, toccando una distanza massima di circa 152.000.000 di chilometri dalla stella centrale del nostro sistema solare.
Nel 2024, L’afelio verrà raggiunto il 5 luglio alle 5:07 UTC. Questo fenomeno, che si verifica ogni anno, affascina e solleva molti interrogativi. Verrebbe infatti da chiedersi come sia possibile che proprio all’inizio dell’estate, la Terra è la più lontana dal Sole. In questo articolo scopriremo un po’ di storia.
L’orbita della Terra è ellittica
La Terra gira attorno al Sole in un movimento rivoluzionario che dura circa 365 giorni e 6 ore (ecco perché ci sono anni bisestili ogni quattro anni), viaggiando su un’orbita ellittica. L’ipotesi che le orbite dei pianeti siano ellittiche fu formulata dall’astronomo tedesco Keplero, contemporaneo di Galileo.
Fu l’astronomo Keplero a ipotizzare che le orbite dei pianeti attorno al Sole avessero forma ellittica, con il Sole che occupava uno dei fuochi dell’ellisse.
Il fatto che l’orbita della Terra attorno al Sole sia ellittica e non circolare ha evidenti conseguenze: c’è un periodo dell’anno in cui la Terra è più lontana dal Sole e un altro in cui è più vicina.
Afelio e perielio
Il punto di massima vicinanza tra la Terra e il Sole si chiama perielio. e si raggiunge all’inizio di gennaio, quando il nostro pianeta raggiunge la distanza minima di 147.000.000 di chilometri dal Sole.
Il punto di massima distanza si chiama invece afelio, termine introdotto dall’astronomo Keplero, che usò il greco “apo” che significa “lontano da”, e “helios” che significa “sole”. Questo punto viene raggiunto all’inizio di luglio, e la distanza tra la Terra e il Sole in questo preciso momento è di 152 milioni di chilometri.
Più lontano dal sole in piena estate? La distanza non ha alcuna influenza sul cambio delle stagioni.
Questo può sembrare strano, ma in realtà il susseguirsi delle stagioni non è legato alla distanza della Terra dal Sole. La differenza tra 147 e 152 milioni di chilometri è troppo piccola per influenzare la temperatura del pianeta e il susseguirsi delle stagioni, ed è impercettibile per noi umani.
La differenza tra 147 e 152 milioni di chilometri è troppo piccola per avere un’influenza sulla temperatura del pianeta e sul succedersi delle stagioni, ed è impercettibile per noi esseri umani.
Infatti, all’inizio di luglio, quando si raggiunge l’afelio, siamo in piena estate nell’emisfero settentrionale ma nell’emisfero meridionale, ricordiamolo, è inverno. Il susseguirsi delle stagioni non è legato alla distanza Terra-Sole, ma alla particolare inclinazione del nostro pianeta rispetto ai raggi solari.
L’orbita ellittica del nostro pianeta attorno al Sole è inclinata di circa 23° rispetto alla perpendicolare al piano dell’orbita. Nel corso dell’anno, la particolare inclinazione della Terra fa sì che i raggi solari raggiungano in modo diverso le diverse regioni del pianeta.
Quando è estate nell’emisfero settentrionale, i raggi del sole raggiungono l’emisfero settentrionale con un angolo minore e per un periodo più lungo, mentre accade il contrario nell’emisfero meridionale. Ciò determina l’alternarsi delle stagioni e la comparsa di momenti astronomici importanti come gli equinozi e i solstizi.
Non è quindi la distanza Terra-Sole a determinare i periodi caldi o freddi, e in generale le stagioni, ma la differenza di inclinazione dell’asse terrestre nel suo movimento di rivoluzione.
