Microsoft fa marcia indietro e non abilita il richiamo per impostazione predefinita (aggiorna)

Microsoft fa marcia indietro e non abilita il richiamo per impostazione predefinita (aggiorna)
Microsoft fa marcia indietro e non abilita il richiamo per impostazione predefinita (aggiorna)
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Aggiornato l’11 giugno 2024: Microsoft fa marcia indietro sul Recall. La funzionalità, recentemente annunciata per la nuova linea PC Copilot+ (leggi sotto), acquisisce screenshot di tutte le azioni eseguite su un computer. Sebbene Microsoft avesse assicurato che i dati sarebbero rimasti locali e non sarebbero mai stati inviati al cloud o al web, sono emerse rapidamente serie preoccupazioni. Questo perché lo strumento non modera i contenuti né nasconde informazioni sensibili come password o numeri di conto bancario. I difensori della privacy, incluso l’Information Commissioner’s Office (ICO) del Regno Unito, hanno espresso preoccupazione per le potenziali conseguenze per la sicurezza informatica e la privacy.

Pavan Davuluri, responsabile dei dispositivi di Microsoft, ha dichiarato in un post sul blog che la società aveva sentito queste preoccupazioni e voleva rendere più semplice la scelta se abilitare Recall sui PC Copilot+. Prima del lancio della versione anteprima della funzionalità, previsto per il 18 giugno, sono in atto diversi cambiamenti. Innanzitutto, l’esperienza di configurazione sui PC Copilot+ verrà aggiornata per offrire agli utenti una scelta chiara per abilitare il richiamo. Se gli utenti non scelgono in modo proattivo di abilitarla, la funzionalità rimarrà disabilitata per impostazione predefinita. In secondo luogo, sarà necessaria la registrazione a Windows Hello per abilitare Recall. In terzo luogo, Microsoft aggiunge ulteriori livelli di protezione dei dati, inclusa la decrittografia protetta da Windows Hello Enhanced Sign-In Security (ESS), garantendo che gli screenshot di Recall vengano decrittografati e accessibili solo quando l’utente esegue l’autenticazione.

Articolo del 23 maggio 2024: Recall registra ogni movimento sui nuovi PC Copilot+

Microsoft ha annunciato una nuova categoria di PC Windows pensati per l’intelligenza artificiale. Denominati Copilot+, questi PC si basano su una nuova architettura di sistema che integra un nuovo processore neurale (NPU) ad alte prestazioni. Basati su modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) in esecuzione su Azure, insieme a modelli linguistici di piccole dimensioni (SLM) sul dispositivo, i PC Copilot+ sono, secondo l’azienda di Redmond, particolarmente potenti ed efficienti quando si tratta di elaborare carichi di lavoro di intelligenza artificiale. “Superano del 58% il MacBook Air da 15″ di Apple in termini di prestazioni multithread sostenute,” sottolinea Microsoft, prima di evidenziare la capacità della batteria migliorata, che garantirebbe un’autonomia di un giorno. Commercializzati a breve, i primi modelli Copilot+ includono anche Microsoft Surface come PC dei partner Acer, Asus, Dell, HP, Lenovo e Samsung.

Richiamo: tutte le interazioni con un PC registrate

Durante la presentazione dei PC Copilot+, Microsoft ha evidenziato la funzionalità Recall. In esclusiva per questa nuova categoria di PC, consente agli utenti di accedere a ciò che hanno visto o fatto sul proprio PC in un modo simile ad una memoria fotografica, spiega Microsoft. Con i piccoli modelli linguistici ospitati nei PC Copilot+ è possibile interagire secondo un filo cronologico che raccoglie la storia delle interazioni effettuate sul computer. Gli utenti possono passare il mouse sulla sequenza temporale per rivedere la propria attività in una finestra di anteprima. Per effettuare una ricerca con Recall, ad esempio, è sufficiente digitare o dettare “pizza al formaggio di capra” per trovare una ricetta vista in precedenza, non importa dove. Selezionando una posizione nella finestra di anteprima, è possibile interagire direttamente con il contenuto (una funzionalità chiamata “Sceenray”). Gli utenti che selezionano un’immagine possono copiarla, modificarla o inviarla a un’altra applicazione. L’evidenziazione del testo lo apre in un editor di testo. In molti casi, gli utenti possono utilizzare la funzione Richiama per tornare alla posizione esatta dell’elemento, ad esempio riaprendo la pagina Web, la presentazione di PowerPoint o l’applicazione in esecuzione nel momento in cui è stata scattata un’immagine (“istantanea”).

Uno scatto ogni cinque secondi

Il richiamo è attualmente ottimizzato per un numero limitato di lingue, incluso il francese. La funzione utilizza le capacità di elaborazione avanzate di PC Copilot+ per scattare istantanee dello schermo attivo ogni pochi secondi (le istantanee vengono scattate ogni cinque secondi quando il contenuto dello schermo è diverso dall’istantanea precedente). Le istantanee vengono crittografate e salvate sul computer. L’allocazione predefinita di Recall su un dispositivo da 256 GB è 25 GB, ovvero circa tre mesi di istantanee. Tuttavia, è possibile aumentare lo spazio di archiviazione assegnato a Recall nelle impostazioni del computer. Recall utilizza il riconoscimento ottico dei caratteri (OCR), a livello locale, per analizzare le immagini e facilitare le ricerche.

Disattivazione ed eventuali controlli

Microsoft è consapevole che questa funzionalità potrebbe non essere accolta a braccia aperte da tutti. Per gli amministratori IT, l’azienda indica che Recall può essere disattivato tramite la regola “Disattiva il salvataggio degli snapshot per Windows”. In questo modo, gli snapshot già salvati verranno eliminati. È anche possibile mantenere un certo controllo sulla funzionalità se rimane attiva, in particolare mettendola in pausa e impostando il tempo di riattivazione. Gli utenti possono anche accedere alle impostazioni di richiamo per eliminare istantanee specifiche o per escludere determinate app e siti Web come quelli bancari. Tieni presente che Recall non registra alcuna attività di navigazione in modalità privata, con Microsoft Edge, Google Chrome o altri browser basati su Chromium.

Preoccupazioni sulla funzionalità

Tuttavia, nonostante queste impostazioni di controllo e le garanzie di Microsoft secondo cui i dati archiviati localmente non verranno mai inviati al cloud o al Web, Recall è motivo di preoccupazione. Microsoft specifica, ad esempio, che lo strumento non esegue la moderazione dei contenuti e che non nasconde informazioni come password o numeri di conto finanziario. “Questi dati possono essere trovati nelle istantanee archiviate sul tuo dispositivo, soprattutto quando i siti non seguono i protocolli Internet standard, come nascondere l’immissione della password”, sottolinea Microsoft. Tanto da allertare l’ufficio britannico che regola le questioni relative alla protezione dei dati, l’Information Commissioner’s Office (ICO), che si è affrettato a dichiarare: “Stiamo interrogando Microsoft per comprendere le garanzie messe in atto per proteggere la privacy degli utenti”.

Molti commenti online sottolineano che Recall evoca un episodio della serie distopica “Black Mirror”. Questa è in particolare l’opinione espressa su X da Elon Musk, il quale precisa che si affretterà a disattivarne la funzionalità.

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