Apple vuole riciclare i miliardi investiti nel Vision Pro in una serie di nuovi prodotti

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Molto costoso e ancora poco disponibile, l’Apple Vision Pro potrebbe ispirare una nuova generazione di prodotti Apple, più connessi e intelligenti che mai.

Fonte: Robin Wycke per Frandroid

Venduto per quasi 4.000 euro, non si può dire che il Vision Pro sia un vero successo commerciale. Molto costosi, non proprio essenziali e privi di un ecosistema software sufficientemente robusto per fare la differenza, i visori per realtà mista di Apple hanno tutto ciò che serve per assomigliare a un prototipo di lusso. Ed è così che l’azienda sembra trattare il proprio prodotto.

Come ci racconta Mark Gurman nella sua newsletter su Bloomberg, Apple sembra voler riciclare le idee e le tecnologie del Vision Pro in tutta una serie di dispositivi nuovi, più convenienti e più tradizionali. Al di là di un Vision Pro “conveniente” a 2000 e qualche euro che potrebbe arrivare già nel 2025 (con un processore meno potente e senza la funzionalità EyeSight), Apple sta lavorando anche su occhiali connessi come Meta Ray-Ban che potrebbero essere rilasciati come già nel 2027

Occhiali connessi anziché Vision Pro?

Più discreti dei Vision Pro, questi occhiali potrebbero includere un modulo fotografico che, abbinato a un processore interno, potrebbe consentire agli occhiali di analizzare il tuo ambiente per dirti di più sul mondo che ti circonda. Un modo per integrare le funzionalità di Visual Intelligence presentate recentemente da Apple e ispirate al funzionamento del Vision Pro con le sue funzionalità di realtà aumentata.

La funzionalità Visual Intelligence presentata da Apple lo scorso settembre // Fonte: Apple

Ma non è tutto, gli AirPods potrebbero ispirarsi anche ai Vision Pro negli anni a venire. Già qualche settimana fa erano emerse voci su cuffie dotate di moduli fotografici, ma Mark Gurman dà loro più sostanza.

Pezzi di intelligenza artificiale negli Airpods?

Permettendo ai dispositivi di “vedere” il loro ambiente, diventerebbe, ad esempio, possibile chiedere al volo a Siri di tradurre un manifesto affisso per strada o di fornire informazioni sull’apertura del ristorante davanti al quale ci si trova. Ancora una volta, si tratta di integrare meglio i prodotti nei loro ambienti.

Per andare oltre
Sappiamo perché l’Apple Vision Pro è così costoso

«L’idea è quella di rendere redditizi i miliardi investiti nelle funzionalità di intelligenza visiva di Vision Pro», riassume Mark Gurman. Traendo ispirazione da ciò che le cuffie sanno fare meglio, ma incorporando queste tecnologie in prodotti meno ambiziosi, Apple spera di fare la differenza. Tuttavia, l’azienda non intende abbandonare l’idea di un casco vero e proprio poiché secondo Bloomberg un Vision Pro 2 sarebbe previsto per il 2026.


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