Il fondatore di TSMC scende sotto i 2 nm con la sua tecnologia A16 Super Power Rail

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Ti stavamo parlando di TSMC qualche settimana fa dopo il terremoto che ha colpito Taiwan, fortunatamente senza troppe ripercussioni umane e materiali. Questa volta si tratta di notizie molto migliori di TSMC ci ricorda con affetto. In effeti, il celebre fondatore annuncia un nodo di produzione A16 (in 1,6 nanometri) tramite tecnologia Super Power Rail e quindi nuovi chip più efficienti per i nostri elementi elettronici entro 3 anni.

Il passaggio dalla nomenclatura aangstrom (unità di misura corrispondente a 0,1 nanometri) è un piccolo sconvolgimento nel tecnologie di incisione. Conosciamo tutti infatti abbastanza bene il nanometro che ha scosso i nostri ultimi vent’anni e, attualmente, siamo arrivati, da tecnologie di consumo, a 2 nanometri sui chip più efficienti. Mentre la tecnologia continua ad evolversi verso il più piccolo, ha annunciato TSMC, un produttore di fonderia di fama mondiale alla fine di aprile ha messo in produzione un nodo da 1,6 nm o 16 angstrom. Per celebrare l’occasione, TSMC modifica quindi la sua nomenclatura da questa nuova tecnologia chiamata Super Power Rail e la trasforma non più in Nx ma in Ax, cioè A16. Un nuovo nodo sì, ma non per subito. Secondo la tabella di marcia presentata da TSMC bisognerà aspettare fino a 2a metà del 2026 per vedere la produzione avvenire. I diversi punti elenco, se la data verrà rispettata, andrebbero quindi ritrovati sul mercato nel corso dell’anno 2027 nei nostri PC, telefoni, tablet e altre apparecchiature ad alta tecnologia.

Tutto questo va bene ma, concretamente, cosa cambierà? Innanzitutto chi dice che una finezza di incisione inferiore significa a maggiore densità dei transistor (dal 7 al 10%) per un chip della stessa dimensione, ma con una finezza più grossolana e quindi un aumento delle prestazioni. Inoltre, per lo stesso orologio di funzionamento di un chip, minor consumo di energia del 15-20% e, per un consumo approssimativamente uguale 8-10% in più di velocità di clock. Fondamentalmente si tratta di un aumento complessivo delle prestazioni di circa il 10-15% oppure di una riduzione delle dimensioni e del consumo dei chip di circa il 10% a parità di prestazioni. Pensiamo quindi a chip per smartphone, schede grafiche o processori sempre meno energivoro e sempre più efficiente.

Si spera che ciò consentirà la concorrenza con altri fondatori come Samsung, Intel o Global Founderies Di prezzi finali più bassi per gli avidi consumatori di alta tecnologia che siamo e con cui siamo prestazioni sempre più elevate. I prossimi due anni saranno cruciali con la transizione agli angstrom, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e dei computer quantistici. Continua…


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