La metropolitana di Parigi si sta modernizzando e non piace a tutti. Mentre il I convogli MF19 si stanno preparando a sostituire gradualmente i vecchi modelli in circolazione sulle linee 3, 3bis, 7, 7bis, 8, 10, 12 e 13, il loro design solleva interrogativi. L’associazione degli utenti dei trasporti dell’Ile-de-France considera questi nuovi treni “incomprensibili”, mentre l’Île-de-France Mobilités, responsabile della loro messa in servizio, mantiene le sue posizioni.
Meno posti sui treni
I nuovi treni MF19 dovranno essere messi in circolazione entro la fine del 2025. Sulla carta promettono una serie di migliorie per facilitare la vita agli utenti, come un sistema di ventilazione refrigerata, prese USB per caricare un dispositivo elettronico, o ancora più completi dispositivi di informazione visiva e audio. L’obiettivo non è solo quello rendere più confortevole il viaggio dei viaggiatoripoiché l’impiego di questi nuovi treni dovrebbe consentire anche un enorme guadagno in termini di affidabilità, secondo Ile-de-France Mobilités. Entro il 2033 il 50% dei treni storici gestiti dalla RATP sarà sostituito.
Resta il fatto che dietro questi innegabili vantaggi, gli MF19 soffrono tuttavia di un grosso difetto: saltano la maggior parte dei posti. Citato dai nostri colleghi di Le Parisien, Michel Babut, vicepresidente dell’Associazione degli utenti dei trasporti dell’Ile-de-France (FNAUT-IDF), segnala 122 posti nei nuovi treni, rispetto ai 246 attuali, ad esempio, della linea 8.
Cambiamenti “necessari”.
Per IDFM questi cambiamenti sono essenziali per migliorare la qualità complessiva del servizio sulle sue linee, in particolare in razionalizzazione del traffico passeggeri a bordo, accelerando la salita e la discesa nelle ore di punta e riducendo i tempi di sosta in banchina. Secondo l’organizzazione, questo cambiamento sarà “ottenere la capacità di due treni aggiuntivi all’ora, ovvero quasi 1.000 viaggiatori in più che potranno utilizzare la metropolitana“.
Una scelta difficile da comprendere per la FNAUT-IDF, che denuncia condizioni di viaggio degradate per i viaggiatoriche potrebbero ritrovarsi a sei-otto persone per metro quadrato nelle ore di punta, mentre le raccomandazioni ufficiali di solito limitano il rapporto a quattro persone. L’associazione denuncia anche una mancata presa in carico persone a mobilità ridotta e l’invecchiamento della popolazione parigina, mentre l’IDFM assicura che il progetto lo era “presentato e approvato dalle associazioni degli utenti PMR”, con la presenza di spazi dedicati alle persone a mobilità ridotta alle testate dei treni.
L’organizzazione precisa inoltre che questo massiccio dispiegamento è stato oggetto di a grande investimento per la regione : solo per le linee 8 e 13 sono stati investiti oltre 1,4 miliardi di euro.
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