Questo aumento è in parte dovuto al “risarcimento dei fallimenti che non si sono verificati durante la crisi Covid”, secondo l’istituzione.
Cifre preoccupanti. Le insolvenze delle imprese hanno raggiunto a dicembre il numero di 65.764 in 12 mesi, con un incremento del 16,8% rispetto a dicembre 2023, in parte dovuto al recupero delle insolvenze non avvenute durante la crisi Covid, secondo la Banque de France, e al rallentamento dell’economia. attività. I default su dodici mesi sono stati leggermente inferiori in novembre, a 65.298, ha indicato venerdì anche la Banque de France, ma la loro progressione su un anno è stata più elevata: +18,8%. I dati di dicembre 2024 sono ancora provvisori.
La progressione “è in parte legato ad un effetto di recupero, dopo il forte rallentamento delle insolvenze durante il periodo Covid (2020-2021)”stima la Banca di Francia nel suo comunicato stampa. Osserva che i fallimenti – tenendo conto delle procedure di recupero e di liquidazione giudiziaria – stanno rallentando “in tutti i settori e per la maggior parte delle dimensioni aziendali”. Tra questi, il numero delle imprese di medie dimensioni (ETI) e di grandi imprese “si stabilizza ma resta al di sopra della media pre-pandemia”.
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Particolarmente colpite le attività immobiliari
L’incremento più forte si riscontra nelle attività immobiliari (+31,2% su un anno e +29,5% rispetto alla media annua del decennio precedente al Covid). IL “trasporto e magazzinaggio” (+30,7% su un anno e +57,2% rispetto al decennio pre-Covid) sono in forte aumento, così come i fallimenti nel settore finanziario e assicurativo (+26,9% su un anno +46,8% sul periodo pre-Covid) .
D’altra parte, se nel 2024 i fallimenti nel settore edile saranno più numerosi del 24,8% rispetto al 2023, il loro numero supera solo dello 0,4% il livello del decennio 2010-2019. Per dimensione, l’aumento maggiore di insolvenze in un anno si riscontra nelle imprese di medie dimensioni: 505 hanno fallito nel 2024, in aumento del 34% rispetto al 2023.
Anche se non è aumentato in modo significativo nel 2024 (65 dopo 60 nel 2023, ovvero +8,3%), il numero di mid-cap e large in fallimento è quasi raddoppiato (+97%) rispetto alla media del decennio pre-Covid (33 all’anno).
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