Szabolcs Weöres (Nuova Europa) non completerà il suo giro del mondo senza scali e senza assistenza. Ultimo classificato nella Vendée Globe, lo skipper ungherese ha deciso di abbandonare la regata due giorni dopo che si erano verificati dei danni al largo delle coste del Sud Africa, ha annunciato lunedì sera l’organizzazione.
Sabato sera, mentre navigava a 700 miglia dal Capo di Buona Speranza, Weöres ha scoperto la rottura della sua sartia, parte essenziale per stabilizzare l’albero. Da allora, “nessuna delle riparazioni previste ha consentito di stabilizzare le manovre”, si precisa nel comunicato. Nei Mari del Sud questi danni avrebbero potuto portare al disalberamento in caso di forti venti.
Una scelta “particolarmente sofferta”.
“Questa è una delle decisioni più difficili della mia vita. Ho lavorato tantissimo per tanti anni per arrivare sulla linea di partenza del Vendée Globe, con il sogno di completare questo incredibile viaggio intorno al mondo. Ritirarsi adesso è particolarmente doloroso”, ha detto il navigatore agli organizzatori, precisando che dovrebbe raggiungere il porto di Città del Capo questo martedì.
Lo skipper, che partecipa alla sua prima Vendée Globe, aveva già subito danni a metà novembre. Si fermò poi alle Isole Canarie per riparare le sue vele. L’ultimo marinaio ancora in attività nell’Oceano Atlantico, lunedì sera si trovava a più di 7.000 miglia nautiche dal leader Charlie Dalin.
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Szabolcs Weöres è il terzo iscritto ad abbandonare dall’inizio della gara, dopo Maxime Sorel (V e B – Monbana – Mayenne) e Louis Burton (Bureau Vallée). A loro dovrebbe presto unirsi il britannico Pip Hare, 16°, ma in viaggio verso l’Australia dopo il disalberamento di domenica.
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