Dopo la tragedia avvenuta in uno stadio di Calcio della cittadina di Nzérékoré, a circa 900 chilometri dalla capitale Conakry, continuano le ricerche dei corpi. Il bilancio provvisorio parla di 56 morti.
All’ospedale di Nzérékoré, in Guinea, i parenti delle vittime sono arrivati lunedì per recuperare i corpi dei loro cari morti nella calca mortale avvenuta domenica scorsa in uno stadio di calcio.
Jules Koevogui, residente a N’zerekoré, ha ricevuto una chiamata dall’ospedale cittadino per recarsi all’obitorio per identificare il corpo di sua figlia. È ancora sotto shock: “Qualcuno mi ha detto di venire all’obitorio. Gli ho chiesto cosa fosse successo. Ha insistito perché venissi. Quando sono arrivato, ho visto il corpo di mia figlia disteso a terra. Mi è stato detto che era allo stadio. Quando ho visto altre persone rimuovere i corpi dei loro cari, ho chiesto se potevo prendere anch’io il corpo di mia figlia, e loro hanno detto di sì e mi hanno consegnato il corpo davanti alla gente qui”ha dichiarato.
Una partita di calcio che si trasforma in dramma
In totale, 56 persone hanno perso la vita questa domenica a seguito di una fuga precipitosa durante una partita di calcio nella città di N’Nzérékoré. Un incontro, organizzato da a gruppo di sostegno per il presidente di transizioneche ha riunito 20.000 e 30.000 persone allo stadio 3 aprile. Tutto è iniziato ben prima che la situazione cambiasse a seguito di una decisione dell’arbitro che sfociava in una rissa.
Maikan Fofana era presente allo stadio: “Siamo scioccati dalla reazione della polizia. Quando abbiamo iniziato a lasciare lo stadio dopo l’inizio degli scontri, la polizia ha bloccato l’uscita con le sue auto. Allora noi che eravamo arrivati prima non potevamo uscire e quelli che venivano dopo ci hanno spinto per uscire e alla fine siamo caduti e quelli che erano dietro ci hanno calpestato. Quando sono arrivato in ospedale ero privo di sensi”ricorda la vittima.
Secondo il sito di notizie locale Media Guinée, le forze di sicurezza hanno utilizzato gas lacrimogeni durante la ressa.
Nzérékoré, città di circa 200.000 abitantiè in lutto, proprio come il resto del Paese. Negozi e scuole sono chiusi fino a nuovo avviso. Sono stati dichiarati tre giorni di lutto nazionale.
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