La sensazione: Andreeva trasforma Sabalenka e vola in semifinale, Paolini sorprende Rybakina

La sensazione: Andreeva trasforma Sabalenka e vola in semifinale, Paolini sorprende Rybakina
La sensazione: Andreeva trasforma Sabalenka e vola in semifinale, Paolini sorprende Rybakina
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Andreeva, un’impresa davvero incredibile

Mercoledì la terra ha tremato sul campo di Philippe-Chatrier. E a farne le spese sono stati i due favoriti in fondo alla classifica. Sulla scia di Elena Rybakina, Aryna Sabalenka ha lasciato a sua volta il torneo, scalzata dalla giovanissima e talentuosa Mirra Andreeva, 38esima al mondo, con il punteggio di 6-7, 6-4, 6-4 in 2h29 di Gio. Il russo si qualifica così per una finale a quattro del Grande Slam a soli 17 anni, con una grande opportunità per andare ancora oltre.

Una partita di qualità ma di difficile lettura, come un primo set in cui le due giocatrici si sono avvicendate in vantaggio: 3-1 Sabalenka poi 3-5 Andreeva, prima che la bielorussa vincesse all’ultimo minuto al tie-break. Ma per raggiungere questo obiettivo, ha lasciato molte energie in campo. La numero 2 del mondo però era visibilmente malata: durante il primo turno chiamò il medico e prese una pillola che le permise di riprendere parzialmente i sensi.

Sabalenka ha fatto il break all’inizio del secondo set per continuare il suo slancio, ma fisicamente non è riuscita a mantenere la sua intensità per tutta la durata. Meno potente, Andreeva è stata estremamente intelligente nel muovere lateralmente la rivale. E questo uso della geometria del campo ha finito per dare i suoi frutti. Come simbolo, è stato su un pallonetto d’amore che ha vinto magnificamente. Una bella boccata d’aria fresca in un torneo femminile che già nel complesso piace.

Aryna Sabalenka ha chiamato i medici al Roland-Garros contro Mirra Andreeva il 5 giugno 2024.

Credito: Getty Images

Paolini e l’Italia follemente

È stata la prima sensazione della giornata. In un sorteggio femminile dalla logica finora piuttosto implacabile, Jasmine Paolini è stata la prima a ostacolare l’annunciata semifinale tra Elena Rybakina e Aryna Sabalenka al Roland-Garros. Mercoledì, sul campo di Philippe-Chatrier, l’italiano, 15esimo giocatore al mondo, ha abbattuto la testa di serie numero 4 del torneo in tre set (6-2, 4-6, 6-4) e 2h03 di gioco nei quarti di finale. Dopo aver scoperto per la prima volta la seconda settimana di uno Slam a Melbourne, giocherà il suo primo tempo contro Mirra Andreeva.

Quindi non ci saranno ultimi sogni per queste donne. Ma il pubblico della corte centrale non si lamenterà, avendo sposato la causa di Jasmine Paolini. Va detto che la piccola italiana (1 metro e 63) ha sfidato i pronostici in modo piuttosto piacevole, facendo di tutto per incastrare Elena Rybakina che in genere era accanto al suo soggetto. Vivace, molto a suo agio nel far giocare il tiro in più all’avversario, Paolini ha mostrato una resistenza sorprendente anche nel diritto diagonale contro la favorita kazaka.

48 errori non forzati per Rybakina

A dire il vero, per un set e mezzo, tra i due giocatori non c’è stata nessuna foto. Un dato statistico riassume molto bene la dinamica del primo set: colpevole di 16 errori non forzati, Rybakina ha innaffiato il campo, mentre Paolini ha ridotto al minimo gli sprechi (un errore minuscolo). Forte del suo slancio, l’italiana ha subito trovato il break nel secondo set. Anche se presa, ha reagito portandosi in vantaggio 6-2, 4-3, 40/15 al servizio.

Le carote sembravano cotte. Ma Rybakina, da campione, ha poi reagito, inanellando tre partite per azzerare i contatori. E quando è rimontata due volte da un break di svantaggio portandosi finalmente in vantaggio per 3-2 nell’atto finale, la numero 4 del mondo ha sicuramente pensato di aver fatto la parte più difficile.

Ma la sua avversaria ha resistito e sul 4-4 la campionessa di Wimbledon 2022 ha ceduto completamente per offrire il suo servizio all’italiana che non chiedeva tanto. Al 48esimo ed ultimo errore diretto, la Rybakina esce dal torneo a testa bassa, mentre il sorriso di Paolini illumina un Chatrier già inondato di sole. Chiaramente l’Italia è molto fortunata.

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