Campionati Europei 2024 – Roma (ITA) – Fondisti e camminatori al via

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Fondisti ed escursionisti al via

Presentazione degli atleti francesi che seguiranno nel corso del meeting continentale, organizzato nella capitale italiana dal 7 al 12 giugno. Seconda parte con i mezzofondisti, i fondisti ed i camminatori.

Bella sfida in prospettiva per Anaïs Bourgoin E Léna Kandissounon, che avrà molto da fare per raggiungere la finale. La prima nominata, attualmente in ottimo momento, quest’anno ha abbassato il suo record a 2’00”31. Gareggerà nel suo primo grande campionato su pista a Roma. Il secondo ha già assaporato il profumo dei grandi eventi, gareggiando ai Mondiali di Budapest della scorsa estate. Un’esperienza che le sarà preziosa, visto che in questa stagione è ancora alla ricerca della sua forma migliore (2’01”52). Keely Hodgkinson, detentore della migliore prestazione mondiale dell’anno (1’55”78), parte con parecchie lunghezze di vantaggio sull’intero gruppo. Lei può, con i suoi connazionali Erin Wallace (1’59”19) e Alessandra Bell (1’59”55), sognando una tripletta britannica.

Yanis Meziane E Gabriele Tual hanno un’occasione d’oro per aprire la loro classifica internazionale tra i senior. Sono arrivati ​​nella capitale italiana con il 2° e il 3° miglior tempo d’ingresso, rispettivamente in 1’44”13 e 1’44”43. Se il nuovo beniamino del mezzofondo transalpino, Catalin Tecuceanu, comanda con il suo 1’44”01 e potrà contare sull’appoggio del pubblico, gli 800 m dovrebbero, come al solito, riservare la loro parte di sorprese, soprattutto perché i primi dodici iscritti si tengono in meno di un secondo. All’impetuoso Paolo Anselmini (1’45”29) per approfittarne.

La sua fulminea ascesa potrebbe continuare durante questi Campionati Europei. L’ex combinard Agata Guillemot, qualificata alla finale dei 1500 metri ai Mondiali Indoor di Glasgow di marzo e ottima finalista, può legittimamente sognare la top 3 a Roma, visto che detiene il quarto miglior tempo tra quelle iscritte in 4’02”05. Anche qui la situazione è molto aperta, con nessun atleta sotto i quattro minuti nel 2024. Dovremmo parlare molto inglese in testa al gruppo, con gli inglesi Katie Snowden (4’00”24), Georgia Bell (4’00”41) e Jemma Reekie (4’02”57), così come gli irlandesi Ciara Mageean (4’01”98). Se il bretone ha già raggiunto i minimi olimpici per Parigi, per Parigi non è lo stesso Bérénice Cleyet-Merle (4’04”13), che avranno la possibilità di segnare punti preziosi in classifica e, in caso di scenario favorevole, di raggiungere il tempo richiesto per le Olimpiadi (4’03”00).

Obiettivo podio per Azeddine Habz, autore di un ottimo inizio di stagione con la vittoria in Diamond League a Marrakech e il tempo di 3’30”80 a Oslo giovedì scorso. Abituato a recitare da protagonista negli incontri, il mezzofondista del Val d’Europe Montevrain Athlétisme ha l’opportunità di trasformare la prova in un campionato importante. Il norvegese Jakob Ingebrigtsencampione olimpico della disciplina e vincitore a Oslo in 3’29”74, sarà l’uomo da battere, mentre il portoghese Isacco Nader (3’30”84) e il talentuoso norvegese Narve Nordasvincitore sui 3000 m domenica a Stoccolma, sarà anch’egli un serio candidato per il box.

Il versatile Sara Madeleine, a suo agio su tutti i terreni e su tutte le distanze, scoprirà il profumo dei maggiori campionati su pista, grazie ad un debutto vincente sui 5000 m in 15’18”60. Non avrà nulla da perdere su una distanza dove il miglior tempo in ingresso è detenuto dalla spagnola. Marta Garciacronometrato in 14’46”37 indoor.

Stesso stato d’animo per i suoi colleghi maschi, che approcciano la competizione da una posizione di outsider. Romain Legendre (13’16”53), Bastiano Augusto (13’16”85) e Etienne Daguinos (13’19”77) cercherà di raggiungere una finale dove lo spagnolo Thierry Ndikumwenayo (12’48”10) e gli svizzeri Domenico Lobalu (12’50”90) sono i favoriti per l’oro.

Ben cinque francesi saranno alla partenza dei 10.000 m. Un evento che, in assenza di una Coppa dei Campioni quest’anno, spalanca le sue porte consentendo a ciascuna nazione di iscrivere cinque atleti, con le gare A e B in programma. I Blues presenteranno un collettivo che sta benissimo, con il duo Yann SchrubJimmy Gressier previsto in testa al gruppo. Rispettivamente 3° e 4° al meeting continentale di due anni fa, da allora hanno entrambi fatto enormi progressi. Valentino Gondouin (27’41”37) e Simone Bedardo (27’42”72) sono in crescita, con tempi ben al di sotto dei 28′, mentre Loïc Scomparin (28’05”57) vestirà per la prima volta la maglia azzurra nella Nazionale maggiore francese. Se Yann Schrub E Jimmy Gressier sono tra i contendenti al podio, dovranno vedersela con avversari di altissimo livello, incarnati in particolare dallo svedese Andreas Almgren (26’52”87), il belga Isacco Kimili (27’07”97), il britannico Patrizio Dever (27’08”81), ovvero il detentore del titolo, l’italiano Yemaneberhan Crippa.

Se non ha ancora gareggiato in una corsa a ostacoli di 3000 m in questa stagione, Alice Finot si avvicina ai suoi primi Campionati Europei outdoor all’insegna del favorito, forte del quarto posto ai Campionati del Mondo di Budapest dello scorso anno. La membro del CA Montreuil 93 ha potuto recentemente lavorare sulla sua velocità sui 1500 m, con un record personale (4’07”57) da dimostrare. Il suo principale avversario, sulla carta, è lo sloveno Marusa Mismas Zrimsekil cui tempo di riferimento è molto vicino al suo (9’06”15 contro 9’06”37). Flavie Renouard (9’28”96 questa stagione ma record in 9’19”07) e Tastiera Aude (9’32”75) hanno i mezzi per arrivare in finale.

La corsa a ostacoli è una disciplina che spesso riscuote successo per gli atleti francesi ai Campionati Europei. Tocca agli Azzurri in gara a Roma dimostrarlo ancora una volta con, anche qui, buone possibilità di medaglie. I tre francesi in corsa, Djilali Bedrani, Alexis Miellet E Nicolas-Marie Daru, sono tra i primi 5 della classifica iscritti, rispettivamente in 8’13”73, 8’14”71 e 8’16”36. A impedirci di girare in tondo potrebbe essere proprio lo spagnolo Daniele Arceche in questa stagione ha corso 8’12”28.

I tre azzurri selezionati per la maratona olimpica, Méline Rollin, Mélody Julien E Mekdes Woldu, sarà al via delle semifinali per le vie della città eterna. Una prova interessante nell’ambito di un campionato importante, con tutto l’aspetto tattico che ne consegue. Il trio, accompagnato da Fadouwa Ledhem E Margaux Sierackicercherà di restare il più a lungo possibile nel gruppo di testa, dove dovremmo trovare l’israeliano
Lona Salpeter e Svizzera Elena Bekele. Detentore del record francese, in 1h08’27”, Mekdes Woldu è, sulla carta, la più probabile per i ruoli da protagonista, anche se si avvicina a questi campionati in un contesto difficile dopo un lutto familiare.

Molto fitta anche la squadra francese quella che sarà schierata tra gli uomini, con la presenza di Fratello Mahdi, Emmanuel Roudolff-Lévisse, Benjamin Choquert, Felice Bour E Nicola Navarro. Il primo nominato ha il 3° miglior tempo tra quelli iscritti nel 2024 con il suo 1h01’15”. Solo norvegese Sondre Moen (59’48”) e il tedesco Amanal Petros (1h00’09”) è andato più veloce. Altri tre atleti che gareggiano nella capitale italiana sono scesi sotto la barriera oraria nel corso della loro carriera, compreso l’italiano Crippa (59’26”), che dovrebbe quindi raddoppiare con i 10.000 m.

La marcia tricolore delle donne è in pieno boom, come conferma l’elenco dei partecipanti. I tre azzurri in corsa, Clemente Beretta, Paolina Stey E Camilla Senape, possono legittimamente ambire ad un posto finalista. La prima nominata, la più esperta dei tre, è sulla carta candidata addirittura al podio con il record francese di 1h28’44”, a patto che ci sia la precisione tecnica. Lo spagnolo Laura Garcia-Caro(1h27’19”) e Cristina Montesinos (1h28’43”), oltre all’italiano Antonella Palmisano, sono gli unici ad essere in vantaggio in bilancio. Quanto a Stey E Mostardarispettivamente campione e vicecampione europeo U23 lo scorso anno, continuano a progredire.

Agli uomini, Gabriele Bordier, decimo ai Mondiali di Budapest, ha argomenti seri da sostenere. Sempre molto costante, quest’anno ha camminato in 1h19’56”, che lo rende il 7° miglior interprete tra gli iscritti. Un posto da finalista sembra a portata di mano e, in una bella giornata, perché non permettersi di puntare molto più in alto, anche se dovrà vedersela soprattutto con gli spagnoli Paolo McGrath (1h17’55”) e Diego Garcia Carrera (1h18’19”), così come lo svedese Perseo Karlstrom (1h18’22”)? Aurelien Quinion (1h20’48”) vorrà camminare il più pulito possibile per poter giocare la sua carta, mentre Kevin Campione (1h22’25”), oltre ad un buon piazzamento, cercherà i minimi olimpici (1h20’10”).

Florian Gaudin-Winer per athle.fr

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