: Kylian Mbappé tra gloria e battute d’arresto

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PARIGI – Vertigine finanziaria con il PSG, prestazioni e motivazioni a mezz’asta nella squadra francese e ora un’inchiesta per “stupro” in Svezia: in pochi mesi l’immagine e l’aura del fenomeno Kylian Mbappé hanno subito gravi colpi.

Sono finiti i giorni in cui il prodigio di Bondy veniva elogiato per la sua padronanza nella comunicazione e maturità. Quando arrivò sulla scena all’età di 17 anni, l’attaccante stupì il mondo del con le sue prestazioni straordinarie ma anche con le sue capacità mediatiche e la gestione della sua carriera, assistito da sua madre Fayza Lamari e da me Delphine.

Questo bellissimo edificio si è seriamente rotto quest’estate in un contesto di tensioni con il club parigino, dove ha trascorso sette stagioni (2017-2024) prima di partire per il Real Madrid, e un Europeo fallito nonostante l’accesso dei Blues in semifinale.

In questo contesto, le rivelazioni della stampa svedese nel bel mezzo del raduno dei Tricolores, dal quale era stato esentato per curare un infortunio alla coscia sinistra, hanno avuto l’effetto di un’esplosione, incidendo ulteriormente sulla statura della superstar francese, capitano degli azzurri a 25 anni e tra le più grandi star dello sport mondiale con 122 milioni di abbonati su Instagram e contratti con diversi grandi marchi (Dior, Hublot, Nike, Oakley…).

Secondo quanto riportato dai quotidiani Il giornale della sera et L’Espresso pubblicato lunedì e martedì, Mbappé sarebbe nel mirino di un’indagine per stupro dopo due giorni trascorsi con il suo entourage a Stoccolma.

Secondo L’Espressol’aggressore francese è considerato “ragionevolmente sospetto” in questa indagine, il livello di sospetto più basso previsto dalla legge svedese. La procura svedese ha confermato martedì l’apertura di un’indagine per “stupro” senza menzionare il nome del giocatore.

Ancor prima degli articoli apparsi sui media svedesi, il suo viaggio a Stoccolma e la sua presenza in una discoteca la sera della partita Israele-Francia (4-1) di giovedì scorso, quando avrebbe dovuto riposarsi, avevano già suscitato critiche. incomprensione e aggiunto a una sequenza che non era a suo vantaggio.

Malessere

Non convocato il 3 ottobre per le partite della Nations League contro Israele e poi contro il Belgio (2-1), Mbappé è stato comunque titolare in campionato con il Real Madrid due giorni dopo, mettendo l’allenatore in un certo imbarazzo.

“Dobbiamo dare priorità agli interessi del giocatore senza metterlo in difficoltà” nei confronti del suo club, ha reagito Didier Deschamps prima di sottolineare la sua “certezza” che il suo attaccante fosse “attaccato” alla Nazionale. Un attaccamento che non era evidente a settembre, quando il madrileno sembrava insolitamente demotivato e disinteressato in azzurro.

“Kylian non era nelle migliori condizioni psicologiche”, ha ammesso Deschamps.

Questo disagio è seguito a un Europeo deludente durante il quale Mbappé, vittima della frattura del naso nella prima partita contro l’Austria (1-0), non è mai riuscito a ritrovare le sue sensazioni fisiche e le sue qualità. Arrivato in Germania per “lasciare il segno” nella competizione, il francese se ne è andato con un solo gol segnato (su rigore) e una sfilza di critiche.

Due anni dopo un prolungamento in pompa magna e un premio d’oro, il campione del mondo 2018 sembrava vittima agli Europei delle scosse di assestamento di un’ultima stagione difficile con il PSG, segnata dall’uscita nell’estate del 2023 dopo il rifiuto di attivarsi. clausola che avrebbe prolungato il suo contratto fino al 2025. Il capocannoniere della storia del club è stato reintegrato dopo aver accettato di rinunciare ai bonus ma l’ufficializzazione interna della sua partenza definitiva nel febbraio 2024 ha inasprito ancora una volta i rapporti tra le due parti.

Mbappé, che da allora ha contestato la validità di questo accordo, non è stato pagato negli ultimi tre mesi a Parigi e chiede al PSG 55 milioni di euro per stipendi non pagati e bonus vari.

A livello di comunicazione, qualcosa si è rotto tra l’aggressore e il pubblico francese. L’annuncio pubblico della sua partenza da Parigi tramite un video senz’anima non è piaciuto ai tifosi. La disincanto tocca anche il resto del Paese, come dimostra il bronca subito quando è entrato in campo a Lille in Champions League con la maglia del Real il 2 ottobre.

Secondo un sondaggio dell’istituto Odoxa pubblicato a fine settembre, la sua immagine è peggiorata tra i francesi, con solo il 58% che lo giudica “simpatico” (meno -22 punti rispetto ad aprile) e solo il 35% che lo giudica “umile” (meno -31 punti).

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