“Non erano davvero da nessuna parte”: la stampa belga non usa mezzi termini dopo la spartizione dei Red Devils in Italia

“Non erano davvero da nessuna parte”: la stampa belga non usa mezzi termini dopo la spartizione dei Red Devils in Italia
“Non erano davvero da nessuna parte”: la stampa belga non usa mezzi termini dopo la spartizione dei Red Devils in Italia
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lI Red Devils hanno condiviso la posta in gioco con l’Italia (2-2) giovedì a Roma, in occasione della 3a giornata della Nations League. Sotto di due gol dopo meno di mezz’ora di gioco, il Belgio è rimasto in svantaggio contro una squadra ridotta in 10 poco prima dell’intervallo. Abbastanza per prendere punto in questo duello, senza convincere tifosi e stampa belga.

“I Diavoli hanno salvato Tedesco da un naufragio tattico”, possiamo leggere sulle nostre pagine questo venerdì mattina, sottolineando in particolare il posizionamento di Jérémy Doku in avvio di gara e sul punteggio d’apertura. “Preso dai suoi impulsi naturali che lo portavano all’attacco, Doku si è ritrovato alla base di un gioco di domino dove gli errori di posizionamento si sono accumulati tre volte. Non solo la missione affidata a Cityzen per il controllo di Dimarco si è rivelata suicida fin dall’inizio dell’azione […] Un accumulo di piccoli disturbi nell’approccio individuale che non può che portare a una catastrofe collettiva. Doppiamente in vantaggio alla mezz’ora grazie ad un gol di Retegui su ulteriori peregrinazioni difensive, i Devils si sono completamente persi su un campo troppo grande per loro. Un po’ come se fossero arrivati ​​a Roma con la sicurezza dei turisti che pensano di poter spazzare via in 48 ore lo spettro di una città dove ogni pietra ha una storia. »

“Se l’avversario deve giocare ogni volta a 10…”, titolano i nostri colleghi di La Derniere Heure, riferendosi ai “Diavoli a due facce”. “Prima dell’esclusione italiana, il Belgio era catastrofico. Cosa stava passando per la mente di Tedesco? Doku, lato destro. Spoiler: non ha funzionato. L’Italia avrebbe schiacciato i Diavoli. »

“Inaspettato”, appare sulla prima pagina di Het Laatste Nieuws. “Quello che hanno mostrato i nostri connazionali nei primi quaranta minuti fa male agli occhi. […] Italia-Belgio 2-2. Un bel risultato per Tedesco e non, ottenuto per volontà e con l’aiuto di Pellegrini. Ma è meglio non lasciare che questo ti accechi. E ricorda i primi 40 minuti…”

Dalla parte del Nieuwsblad ricordiamo anche questi fatidici primi 40 minuti. “Dov’erano i Red Devils fino al 40′ e quel calcio sulla caviglia di Theate? Davvero da nessuna parte. »

In Italia analizziamo questa partita dal punto di vista della Squadra Azzurra ovviamente, ma con conclusioni molto simili. “Tra grande rammarico e sospiro di sollievo”, si legge su La Gazzetta dello Sport. “Quaranta minuti meravigliosi con occasioni, aggressività, intensità e due gol realizzati grazie ad azioni preparate: una prestazione dominante. La partita era completamente nelle mani degli Azzurri, che davano l’impressione di poter ancora segnare senza troppi sforzi, ma poi si verificò l’imperdonabile errore che cambiò la partita. La partita è stata inevitabilmente segnata da questo episodio che ha creato un prima e un dopo. […] Se il Belgio fosse andato in vantaggio difficilmente saremmo riusciti a recuperare il risultato. Ma è anche vero che in 11 contro 11 probabilmente l’Italia avrebbe vinto con ampio margine. »

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