Pro D2 – Lucas Da Silva (Brive): “Le squadre inizieranno a temerci sui maul”

Pro D2 – Lucas Da Silva (Brive): “Le squadre inizieranno a temerci sui maul”
Pro D2 – Lucas Da Silva (Brive): “Le squadre inizieranno a temerci sui maul”
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Autore di una nuova meta, la settima dopo sei giorni, il tallonatore di Briviste Lucas Da Silva ha voluto soprattutto rendere omaggio al lavoro dei suoi compagni di squadra. Dopo la vittoria migliorata contro il Biarritz (31-13), i Corrézien sono i nuovi leader della Pro D2.

Una vittoria controllata e migliorata (31-13), la posizione di leadership… È stata la serata perfetta?

Buono sì, anche se penso che ci siano ancora cose da migliorare, soprattutto nella gestione del finale di gara. Dobbiamo gestire meglio certe situazioni, magari giocando un po’ meno ogni tanto, anche se abbiamo il bonus in tasca. Ci sono piccole aree di miglioramento da ottenere. Ho in mente anche la prima mischia, dove la palla non è pulita e poi si perde; la prima chiave lobata… Questi sono dettagli che possono essere corretti. A casa funziona; forse all’esterno, con questi piccoli errori, potrebbe non funzionare.

È ancora una bella reazione dopo la sconfitta di Mont-de-Marsan?

Penso che ci siamo lasciati Mont-de-Marsan alle spalle. La squadra è riuscita ad andare avanti, ad impegnarsi al 100% in questa partita. La settimana di riposo ci ha permesso di allontanarci dal rugby, di liberare la mente, di dimenticare completamente questa partita e di lasciarcela alle spalle. Dovevamo andare avanti e rimetterci in carreggiata.

C’era più pressione questa settimana, dopo la sconfitta di Mont-de-Marsan e prima di andare ad Aix-en-Provence?

No, non necessariamente. Sappiamo che lì la partita ci è mancata un po’, soprattutto negli ultimi sessantacinque minuti. Penso che abbiamo fatto buoni primi quindici minuti prima di arrenderci. Ma il gruppo si è ripreso al lavoro molto velocemente e domenica siamo arrivati ​​agli allenamenti con l’intenzione di venire a lavorare bene per essere pronti all’accoglienza di Biarritz. Erano primi dopo un buon inizio di stagione. Era una squadra in buona forma. Dovevamo essere al nostro livello per poter giocare una partita come quella di stasera.

Inserisci il tuo settimo saggio personale. È ancora gratificante?

(ride) Lancio bene e poi i miei amici fanno il lavoro. Tutto quello che devo fare è guidare il maglio e appiattire.

Cosa è cambiato nei palloni portati in questa stagione, settore in cui sei più efficace rispetto alla scorsa stagione?

Ci lavoriamo bene durante la settimana. Arnaud (Mela) fa molto lavoro di analisi sulle squadre avversarie. Abbiamo una squadra pesante e forte. Non dobbiamo mentire a noi stessi, siamo un gruppo numeroso, sappiamo che è uno dei nostri punti di forza. Ovviamente quando funziona dall’inizio del campionato, dopo diventa molto più semplice. Le squadre inizieranno a temerci in questo settore e questo è positivo. Cosa fa la differenza? Come ho detto prima, sono i dettagli, come il posizionamento di ciascuno. Arnaud ci regala delle diapositive con i movimenti esatti che ognuno deve fare. Penso anche che la squadra sia più intelligente, nel senso che ognuno applica davvero il proprio ruolo. Ci sono meno errori. Sono cose non necessariamente visibili in TV, ma che noi giocatori vediamo perché sappiamo esattamente il posizionamento che dobbiamo avere. Oggi, quando analizziamo le palle che portiamo, ognuno è al suo posto, ognuno fa bene il proprio lavoro. E quando tutto sarà a posto, sappiamo che potremo segnare.

Tra i punti positivi c’è la disciplina. Sei riuscito a rimanere disciplinato, pur rimanendo aggressivo sulla difensiva. Condividi questo?

Sì, lo ha sottolineato anche Pierre (Pierre-Henry Broncan) nello spogliatoio. Abbiamo due allenatori della difesa, Joe (Worsley) e Saïd (Hirèche), che lavorano molto. Ci forniscono quante più immagini e analisi possibili. Questo è ciò che ci permette di avere le idee chiare e di poter essere aggressivi pur rimanendo disciplinati. Per tutta la settimana ci hanno messo in testa immagini di lanci nemici, di come verremo attaccati. È molto importante. Durante la partita abbiamo le idee chiare. E quando hai le idee chiare, puoi salire velocemente ed essere aggressivo con l’uomo.

Non si percepisce troppa euforia nel tuo discorso…

È importante cercare questi dettagli. La prossima settimana andremo ad Aix-en-Provence, da una grande squadra che giocherà le qualificazioni, un club che ha due obiettivi principali con il suo acquisto. Bisogna assaporare la vittoria, accontentarsi del risultato, dei cinque punti. Dobbiamo approfittarne, ma dobbiamo anche cambiare velocemente e recuperare bene, prima di ritrovarci domenica per tornare al lavoro, perché la settimana sarà breve, con pochi allenamenti, sessioni condensate visto che la partita è giovedì. Dovremo analizzare i piccoli dettagli molto rapidamente.

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