Il 9 ottobre, durante la partita inaugurale tra Montreal Canadiens e Toronto Maple Leafs, Arber Xhekaj e Ryan Reaves regoleranno senza dubbio i conti sul ghiaccio.
Dopo mesi di tensioni e provocazioni, tutto sembra allineato affinché i due nemici si colpiscano come se non ci fosse un domani.
Questo duello tanto atteso va oltre l’hockey stesso; simboleggia la vendetta personale e l’orgoglio.
TSN, fedele alla sua reputazione di rete pro-Toronto, ha continuato a prendere in giro Arber Xhekaj per tutta la settimana, definendolo un giocatore indegno della NHL, un semplice attaccabrighe che mette nei guai la sua squadra.
Hanno messo in risalto i suoi rigori e il suo ruolo di “scagnozzo” come se non avesse alcun valore sul ghiaccio, nonostante abbia un bel tiro.
La cosa scioccante di questa copertura mediatica è il silenzio assoluto di TSN su Ryan Reaves, un giocatore che, a differenza di Xhekaj, è in una spirale discendente, per non dire che è finito.
Reaves è un grande scagnozzo nella storia dell’hockey, ma non ha più la stessa energia o forza di prima, ma questo non sembra disturbare TSN.
Non riesce più a tenere il passo della NHL e sembra un giocatore che viene dalla lega della birra perché è così lento sul ghiaccio con le mani nel cemento e uno stile di pattinaggio degno di nostro nonno.
Per TSN, Reaves resta un veterano intoccabile, mentre Xhekaj è il bersaglio ideale.
I Montreal Canadiens sanno che dovranno prepararsi per un incontro fisico, dato che Reaves non perde occasione per imporre la sua presenza e vuole sicuramente vendicare la sconfitta subita un anno fa contro Xhekaj, umiliato dal difensore l’11 ottobre. 2023.
Ricordiamo che Reaves aveva accusato Xhekaj di non rispettare il codice scagliandosi contro di lui senza preavviso, quando avrebbe dovuto avvertirlo che avrebbe gettato via i guanti.
Reaves ha poi accusato Xhekaj di aver simulato un infortunio per evitare di affrontarlo lo scorso aprile.
Xhekaj, che ha la memoria lunga, non ha dimenticato i commenti del suo nemico.
Questa provocazione non ferì solo l’orgoglio di Xhekaj in quel momento. Ha avuto un profondo impatto su di lui. Per un ragazzo come lui, essere definito un codardo era l’insulto supremo.
Reaves, da parte sua, non ne aveva nulla. Era bravo nel suo ruolo di bullo veterano. Sapeva molto bene che spargendo sale sulla ferita in questo modo, forse avrebbe potuto destabilizzare Xhekaj.
Ma la storia ha preso una piega drammatica quando, poco dopo queste accuse, si è scoperto che l’infortunio di Xhekaj era reale.
Un’operazione alla spalla dimostrò che non aveva finto nulla quella famosa sera d’aprile. Questa rivelazione ha messo a tacere Ryan Reaves e le sue insinuazioni.
Il sicario della Foglia si ritrovò in una posizione poco invidiabile, quella di chi ha aperto bocca un po’ troppo in fretta.
Peggio ancora, per Reaves fu un duro colpo alla sua credibilità. Non solo aveva accusato falsamente Xhekaj, ma era anche visto come un bugiardo.
Nel frattempo, Reaves, che sicuramente si sentiva invincibile dopo tanti anni nel ruolo di bullo arrogante e inevitabile, iniziò a mostrare segni di debolezza.
Sul ghiaccio i suoi errori si moltiplicarono e l’alone di intimidazione che si portava dietro da anni cominciò ad andare in fumo. È diventato lo zimbello della lega perché è pessimo nell’hockey.
Questo però non gli ha impedito di continuare a fare il braccio forte, in particolare attaccando Michael Pezzetta durante una partita senza la presenza di Xhekaj per difendere i compagni.
Pezzetta ha preso una batosta e Reaves, nella sua arroganza, forse pensava di aver vinto un altro round contro il canadese.
Il 9 ottobre Xhekaj avrà l’occasione di vendicare il suo compagno di squadra, vendicarsi e dimostrare una volta per tutte che non ha bisogno di nascondersi dietro un infortunio per affrontare Reaves.
Per Arber Xhekaj questo scontro sarà l’occasione per ristabilire il suo onore.
In un campionato in cui la tenacia è essenziale, Xhekaj ha dimostrato di poter giocare a questi livelli, pur essendo un difensore che va ben oltre il semplice ruolo di scagnozzo.
Nonostante le ingiuste critiche del TSN, Xhekaj resta un punto fermo del canadese, non solo perché è il miglior pugile della lega, ma anche per il suo coraggio nel proteggere i compagni.
Alla domanda su questo imminente duello, Xhekaj ha risposto senza mezzi termini:
“Non ho paura di nessuno. »
Già solo queste parole riassumono l’atteggiamento che porterà sul ghiaccio il 9 ottobre. TSN dice che non indosserà l’uniforme, ma secondo noi St. Louis non ha scelta.
Nel peggiore dei casi, lascia che vesta 7 difensori. Xhekaj deve essere lì per combattere contro Reaves.
La partita inaugurale non sarà solo una battaglia per i due punti, ma una lotta per il rispetto… una lotta per l’onore…
Ryan Reaves intascherà 1,35 milioni di dollari all’anno fino al 2026. A 37 anni, l’unico modo per non essere rilevato la prossima estate è dare una correzione a Xhekaj.
Voci di acquisizione del contratto stanno iniziando a girare intorno a lui, e una prestazione deludente contro Xhekaj potrebbe segnare l’inizio della fine per lui.
Inevitabile lo scontro tra Arber Xhekaj e Ryan Reaves. La tensione è troppo alta, le parole troppo dure e la posta in gioco troppo alta perché non si finisca con un regolamento di conti.
Xhekaj ha avvertito:
“Non permetterai a te stesso di ferire di nuovo i miei compagni di squadra, perché la prossima volta sarò lì per assicurarmi che ciò non accada mai!” »
Il messaggio è chiaro e Ryan Reaves sa che dovrà rispondere delle sue azioni.
Il 9 ottobre tutti gli occhi saranno puntati su questi due uomini. Chi uscirà vincitore da questo confronto? Una cosa è certa: il perdente di questo duello diventerà uno zimbello.
Arber Xhekaj è disposto a tutto per mandare un messaggio chiaro a Reaves e all’intera lega: non ha paura di nessuno.
Riteniamo che lo correggerà.