DECRITTO – Lunedì il 47esimo presidente degli Stati Uniti potrebbe firmare un centinaio di decreti per agire rapidamente.
Donald Trump ha promesso molto. Nonostante una maggioranza risicata di soli 4 seggi su 435 alla Camera dei Rappresentanti, intende far adottare rapidamente una serie di disposizioni radicali da entrambe le Camere del Congresso.
Soprattutto, fin dalle prime ore del suo mandato, senza aspettare l’inizio del macchinoso iter legislativo, firmerà una valanga di decreti – probabilmente un centinaio – con l’obiettivo di cambiare lo status quo, in ambiti che considera prioritari. Tra queste priorità figurano il controllo dell’immigrazione clandestina, l’incentivazione della produzione di idrocarburi, l’abolizione di molteplici regolamentazioni o addirittura l’istituzione di barriere doganali, a volte sulla base di ragioni estranee agli scambi commerciali, come il traffico di droga.
Tariffe senza voto al Congresso
In materia di dazi doganali, la legge americana lascia al presidente un ampio margine di manovra per agire per diversi mesi, senza il voto del Congresso, in nome di emergenze soggettive. Messico…
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