tra crisi finanziaria e tensioni tra gli azionisti

tra crisi finanziaria e tensioni tra gli azionisti
tra crisi finanziaria e tensioni tra gli azionisti
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Nel corso dell’assemblea pubblica del 7 gennaio 2024, la società Pennavel, vincitrice del bando di gara eolico Bretagne-Sud, ha presentato il suo progetto in un clima di sfiducia, segnato da dubbi sulla sua stabilità finanziaria.

L’incontro, organizzato per dettagliare i piani di Pennavel dopo il ritiro del suo concorrente norvegese Equinor, ha sollevato più domande che risposte. I partecipanti speravano in chiarimenti sulle ripercussioni della crisi finanziaria che ha colpito BayWa re, azionista al 50% di Pennavel, ma si sono scontrati con una presentazione ritenuta disconnessa dalla realtà attuale.

Una grave crisi per BayWa re

Il 20 dicembre BayWa re ha rivelato una massiccia ristrutturazione imposta dai suoi creditori a causa di un debito colossale, compromettendo la solidità dell’azienda. Questa situazione mette in discussione l’impegno di BayWa re nei progetti di energia rinnovabile, compreso quello portato avanti da Pennavel.

I direttori di Pennavel, A. de Fombelle e A. Logodin, assicurano tuttavia che questa crisi non ha in alcun modo influenzato il progetto Bretagna-Sud. Hanno sottolineato il sostegno prioritario di BayWa re alle iniziative rinnovabili.

Preoccupanti le tensioni tra gli azionisti

Nonostante queste affermazioni, la fiducia tra i due azionisti di Pennavel, BayWa re e il belga Elicio, sembra vacillare. Prova di ciò è la loro separazione per competere in modo indipendente per il prossimo progetto eolico AO9, nonostante le ovvie sinergie che una collaborazione avrebbe potuto offrire. Questo clima di incertezza è aggravato dal coinvolgimento delle autorità governative, accusate di essere state ingannate sulla solidità finanziaria di Pennavel durante la sua nomina lo scorso maggio.

Di fronte a queste preoccupazioni, sei associazioni, tra cui Gardiens du Large e la Federazione per l’Ambiente Sostenibile, hanno contattato il Consiglio di Stato per contestare l’aggiudicazione del progetto a Pennavel. Queste organizzazioni denunciano una scelta basata su criteri finanziari ormai obsoleti e una fragilità preoccupante per un progetto di tale portata.

Un altro elemento degno di nota è stato sollevato: il costo dell’allacciamento elettrico di 1,6 miliardi di euro per i 750 MW previsti nel Sud della Bretagna, cifra che potrebbe essere trasferita sulle bollette dei consumatori. Il futuro di Pennavel sembra quindi dipendere dalla decisione del Consiglio di Stato e dagli sviluppi finanziari di BayWa re. Un dossier da seguire da vicino per l’industria energetica bretone e i suoi abitanti.

Credito fotografico: DR
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