Ogni sera alle 20:30 trovi le 5 notizie regionali del giorno da non perdere.
A69: decisione entro venerdì
#TOLOSA / CASTRES – Ci sono volute quasi quattro ore di udienza lunedì 13 gennaio 2025 presso il tribunale amministrativo di Tolosa affinché tutti gli attori potessero esprimersi. Il 16 dicembre 2024, 14 associazioni hanno presentato una sospensione provvisoria davanti al tribunale di Tolosa. Chiedono la sospensione dei lavori dell’autostrada A69 (Tolosa-Castres) fino alla decisione nel merito nel febbraio 2025. Pro o contro tutti hanno presentato le loro argomentazioni. Si attende la decisione del giudice in merito alla prosecuzione o meno del cantiere “al più tardi questo venerdì (17 gennaio 2025)”.
Il numero del giorno: 300
#OCCITANIA – Questo è il numero degli studenti delle scuole superiori dell’Occitania che parteciperanno ad un viaggio d’istruzione ad Auschwitz, mercoledì 15 gennaio e giovedì 16 gennaio 2025. Questi viaggi fanno parte degli 80 anni di liberazione dei campi e del lavoro educativo attorno alla storia della Shoah svolte durante tutto l’anno dagli studenti e dai loro insegnanti. Una restituzione congiunta di quest’opera sarà organizzata nel maggio 2025 al Memoriale di Rivesaltes (Pirenei Orientali), che celebrerà nel 2025 il suo 10° anniversario.
François, schizofrenico, è morto in ospedale: denuncia la madre
#MONTPELLIER – “Non aveva patologie gravi. Avrebbe potuto salvarsi”dice subito Deborah Monaco, riferendosi alla morte del figlio François avvenuta all’età di 40 anni all’ospedale universitario di Montpellier, nel novembre 2023. Denuncia “assistenza differenziata tra persone affette da disturbi psicologici e altre”. Suo figlio, schizofrenico, è ricoverato in ospedale a causa di dolori addominali, diarrea e sangue nelle urine. Le analisi rivelano insufficienza renale e problemi cardiaci. Dopo i viaggi al pronto soccorso dell’ospedale universitario di Montpellier, “mio figlio urlava di dolore e l’unica cura era dargli del Valium per calmarlo, perché era schizofrenico”. François cade poi in coma e muore tre settimane dopo. Oggi sua madre ha contattato la Commissione di conciliazione e di risarcimento degli infortuni medici.
Sostenere i poveri alloggiati
#DISEGNI – Lanciato nel 2019 dallo Stato, il programma “Émile” si rivolge alle persone che vivono in condizioni di disagio abitativo nell’Île-de-France e, più recentemente, a Lione. Nella Lozère, Laëtitia Plo e Frédéric Salvetti, dipendenti dell’associazione Aurore, sono gli attori di questo programma. Supportano i candidati nell’inserimento: diagnosi, proposte, immersione, occupazione, nuova sistemazione e trasloco. In media, i candidati si stabiliscono dopo sei mesi. Dopo l’insediamento, i due dipendenti seguono i nuovi Lozériens. “Non è sempre facile, soprattutto per i single. Noi siamo il loro unico punto di riferimento. Permettiamo loro di creare un legame”conclude Laëtitia Plo. Contatto: via e-mail [email protected] o allo 06 26 65 04 83.
Un tour della Francia dei deserti medici
#MILLAU – Anaïs Werestchack, una dottoressa appena laureata, ha intrapreso un insolito tour della Francia, quello dei deserti medici. Con il suo compagno, Brice Philippon, fisioterapista, a bordo di un furgone convertito, la coppia ha fatto scalo nel South Aveyron. Tappa che ha ispirato Anaïs Werestchack che ha preso la penna per scrivere una lettera aperta all’Assemblea nazionale in cui descrive ciò che ha visto durante la sua visita nel South Aveyron. “Se vi scrivo è nella speranza di far sentire le mie parole a coloro che, comodamente insediati in Assemblea, prendono decisioni che riguardano noi medici, attori di un sistema sanitario in pericolo […] Fino a qualche anno fa sei medici coprivano questo territorio di 652 chilometri quadrati, con più di 6mila abitanti, ma oggi sono solo, a sostituire per 15 giorni un medico che dovrebbe già essere in pensione”. Ritrasmesso in un video sui social network, il discorso di Anaïs Werestchack è stato visto quasi 200.000 volte.