Il colera è un’infezione acuta causata dall’ingestione di cibo o acqua contaminati dal bacillo Vibrio cholerae. È una malattia estremamente virulenta che può causare grave diarrea e morte per disidratazione in poche ore se non viene messo in atto alcun trattamento.
Il trattamento consiste essenzialmente nel compensare le perdite digestive di acqua ed elettroliti. In aggiunta è possibile utilizzare anche un trattamento antibiotico.
Rafforzare la sorveglianza
Ma secondo un lavoro dell’Istituto Pasteur pubblicato il 12 dicembre sul New England Journal of Medicine, un batterio identificato nello Yemen nel 2018-2019, poi rilevato in Libano, Kenya, Tanzania e fino a Mayotte, dove ha causato un’epidemia tra Marzo e luglio 2024 possono sopravvivere a dieci diversi antibiotici, inclusi due dei tre farmaci solitamente usati per curare il colera.
La progressione di questo ceppo preoccupa gli esperti. Il professor François-Xavier Weill, che dirige il Centro nazionale di riferimento per i vibrioni presso l’Istituto Pasteur, sottolinea l’urgenza di rafforzare in tempo reale la sorveglianza globale del colera e del suo comportamento nei confronti degli antibiotici.
Così avverte: “ Se questo nuovo ceppo che si sta diffondendo dovesse acquisire ulteriore resistenza alla tetraciclina (l’ultimo antibiotico ancora efficace, ndr), ciò comprometterebbe qualsiasi trattamento antibiotico orale. »
Fonte : Istituto Pasteur
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