Ospedale Universitario Beni Messous (Algeri): Apertura di una consultazione per aiutare a smettere di fumare

Ospedale Universitario Beni Messous (Algeri): Apertura di una consultazione per aiutare a smettere di fumare
Ospedale Universitario Beni Messous (Algeri): Apertura di una consultazione per aiutare a smettere di fumare
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Il dipartimento di pneumologia dell’Ospedale Universitario Issad Hassani di Beni Messous (Algeri) aprirà presto una consultazione per smettere di fumare, al fine di sostenere i pazienti che desiderano smettere di fumare, ha detto giovedì scorso il suo direttore, il dottor Abdelhak Bougherara.

Questo nuovo consulto sarà “operativo una volta alla settimana e si prenderà cura dei pazienti che desiderano smettere di fumare, sostenendoli durante la cessazione dal fumo”, ha precisato il dottor Bougherara, durante l’incontro di sensibilizzazione sul cancro del polmone, organizzato in seguito “Novembre Blu”, dedicato alla lotta contro il cancro al polmone e alla prostata.

Ha precisato che la decisione di smettere di fumare deve essere un “atto volontario”, spiegando che il monitoraggio dei pazienti sarà “personalizzato, previa valutazione del livello di dipendenza dalla nicotina che determinerà la forma di trattamento da raccomandare”. Precisando che il periodo per smettere di fumare può durare, a seconda dei casi, fino a due anni, lo specialista ha indicato che esso (l’astinenza) può essere effettuato mediante, tra l’altro, terapia cognitiva e comportamentale, oppure farmaci sostitutivi come la nicotina come cerotti, pastiglie, spray.

Il dottor Bougherara ha messo in guardia, a questo proposito, dall’uso delle sigarette elettroniche per le quali “non vi è sufficiente senno di poi per attestarne l’efficacia”. Affrontando l’aspetto legato alla prevenzione del cancro ai polmoni, la dottoressa Sofiane Khaled, oncologa medica dello stesso dipartimento, ha consigliato “di non iniziare a fumare, perché è più difficile smettere una volta che ci si abitua, soprattutto per le persone che sono diventate dipendenti”. sigarette.”

A questo proposito, ha invocato il moltiplicarsi delle azioni di sensibilizzazione contro il tabacco, soprattutto nelle scuole, e ha deplorato il mancato rispetto, in molti casi, delle norme che vietano il fumo negli spazi e negli esercizi pubblici.

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